1. E mise ancora la mano dentro i suoi pantaloni ... - parte 2


    Data: 27/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... “sono sanissimo, ma se vuoi mi metto il preservativo?”
    
    Un altra frase, detta a filo di voce, bisbigliò: “scopami.”
    
    Le bocche si richiusero e il pisellone di Augusto si intrufolò completamente nell'intimo del ragazzo.
    
    Restò fermo alcuni momenti, come a gustarsi quel pertugio che lo avvolgeva. La sensazione, anche se in ruoli invertiti fu la stessa. Anche Giuliano restò immobile cercando di percepire il suo amante che lo aveva violato completamente.
    
    Il bacio continuava e continuò anche quando l'uomo abbozzò i primi movimenti con il bacino che, prima lenti e misurati, come per valutare le distanze, successivamente divennero rapidi e decisi.
    
    Solo dopo una buona decina di minuti il respiro affaticato e ansimante di tutti e due fece scostare le loro labbra per consentire ai polmoni di prendere aria.
    
    Augusto si spostò sul collo che prese a baciare e mordicchiare quasi spasmodicamente mentre la sua mano destra, che non si era mai staccata da quel giovane sesso, ormai completamente in erezione, seguitava a masturbarlo con forza. Un copioso schizzo, unito ad una specie di squittio annunciarono che Giuliano era arrivato al capolinea. E, potendo guardare il suo viso stravolto per la soddisfazione, era evidente che stava godendo alla grande.
    
    Quasi contemporaneamente un altro getto si liberò dentro di lui, anche se non se ne accorse. Pure questo sottolineato da un morso più deciso degli altri e da un basso suono gutturale.
    
    “Insieme. Siamo venuti insieme...” riuscì ...
    ... a mormorare Augusto.
    
    Anche questa volta i loro corpi, ancora avvinghiati dalla forte stretta del braccio che non aveva mai smesso di stringerli uno contro l'altro, erano velati di sudore che scorreva lungo le schiene e… non solo.
    
    Tutto quel movimento, come per un incantesimo, si fermò e ogni cosa sembrò arrestarsi, tranne i loro respiri. Rimasero immobili, stretti, come avvolti da un'invisibile corda. Le labbra si riavvicinarono e ricominciarono a baciarsi.
    
    Il pugno che stringeva quel giovane pene lo sentì, pigramente afflosciarsi per ridursi a ben poca cosa. Il suo, invece, quando si sfilò da quel magico antro che gli aveva dato tanto piacere era ancora abbastanza duro.
    
    Come lo sentì uscire completamente, si girò e questa volta fu lui ad avvinghiarsi all'uomo e a stampargli le labbra sulle sue per poi scendere fino ad impossessarsi con la bocca di quel fallo che fino a poco prima lo aveva soddisfatto da dietro. E lo succhiò avidamente fin quando non fu bruscamente interrotto da una richiesta: “puoi venire un momento?” proveniente dal bar.
    
    “Un momento.”
    
    Lo tirò su, congiunsero di nuovo le bocche per terminare il loro momento di tenerezza e poi si rese nuovamente presentabile per ritornare dall'altra parte.
    
    “Tieni, pulisciti… Ti aspetto di la appena ti sei rivestito.”
    
    Si passò la carta sulle cosce e tra le chiappe asciugandosi e raccolse anche il suo schizzo dal pavimento. Bagnò altra carta per pulirsi anche davanti prima di tirare su i jeans. Si guardò ...