1. Il giorno del Patrono


    Data: 27/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    ... culo. Urlo come un Indiano d'America e vengo, lei grida e si sbrodola. Quanto ci amiamo, Ragazzi! Mentre ci rivestiamo, lei nota della polvere brillantinata sulla mia t-shirt. Oh… cazzo! Mi ricordo della cinese, aveva collo e seno brillantati. Calma e sangue freddo, è il momento della recita: quella rincoglionita della mia mamma avrà lavato la mia roba assieme alla sua. Sono appena passate le 23, mi congedo dalla Ela e mi avvio verso casa. Ma la mia giornata di festa patronale non finisce qui. Prima di rientrare, infatti, faccio un puttan-tour. Manca l'ultimo tassello del mosaico: le battone di strada. Sul marciapiede del viale che porta allo stadio c'è una ragazza nuova con una minigonna rossa e stretta, tacchi alti neri e maglietta bianca e aderente. Capelli ricci ma non troppo, e lunghi appena sopra le spalle. Accosto, entra in macchina e, mentre contrattiamo la prestazione, mi dice che è originaria dei Balcani e mi accorgo che è alle prime armi. Comunque, per 30 euro si fa leccare i piedi e la figa, e si lascia sodomizzare con la lingua. Io sono accovacciato davanti a lei, che è sdraiata sul sedile anteriore destro, abbassato e tirato indietro per l'occasione. Dopo quasi dieci minuti di brucate e lustrate, lo metto dentro e comincio ciucciarle i capezzoli, arrivo al collo e provo a baciarla sul muso. Lei ci sta, allora infilo la lingua in bocca e vengo subito mentre la premo col mio muso e con il corpo sul sedile. La riporto sul viale e scende. Riavvio la macchina e, ...
    ... sullo specchietto retrovisore, vedo un'altra ragazza che le si avvicina. La conosco questa, lavora sulla strada da un annetto. Discutono animatamente. Poi la nuova arrivata va via. Ho ancora 30 euro nel portafogli. Torno indietro e abbordo quest'altra. È molto magra, ha un viso dai lineamenti delicati e anch'essa è dell'Europa dell'Est. Indossa un completo nero, i pantaloni sono stretti e, sul fondoschiena, sono infilati fra i glutei piccoli e sodi. Sale e ci appartiamo. Ricomincio con la solita storia: io accovacciato e lei sdraiata sul sedile anteriore lato passeggero. Ciuccio gli alluci, lecco i talloni e succhio il clitoride. Ha gli spasmi alla pancia. Metto la lingua nell'ombelico, sente solletico e ride a crepapelle, poi le pizzico con le labbra i capezzoli, si agita e mi preme la testa sul seno, allora prendo il mio pisello in mano e lo infilo dentro. L'abbraccio e tento di slinguarla ma lei si gira a destra, perciò le metto la lingua nell'orecchio. Prova invano a divincolarsi: la ho immobilizzata con le mie mani. E in questa posizione raggiungo il quinto orgasmo di questa lunga giornata di festeggiamenti. Ci rimettiamo in ordine. Mentre la riporto a battere, le chiedo perché avesse poco prima discusso animatamente con la neoarrivata. Aveva semplicemente invaso il tratto di sua competenza e gli stava rubando i clienti. D'accordo, cara, grazie di tutto e a presto. Bene, la mia personale giornata mondiale delle puttane è finita. Domani si torna a lavoro rilassati. E un po' ...