DonnaCamaleonte
Data: 28/08/2017,
Categorie:
Etero
Autore: DonnaCamaleonte, Fonte: RaccontiMilu
... godendosi lo spettacolo di un fiore pronto a dischiudersi al sole. Le sue dita hanno percorso l�interno coscia, fino a raggiungere il centro esatto del mio desiderio. Si è fermato un istante. Non per timore. Avvicinando il suo viso mi è sembrato di morire. Quando la punta della sua lingua ha accarezzato le mie grandi labbra, mi sono sentita come se non esistesse niente altro, in quel momento. La sua lingua calda e avvolgente mi stava sfiorando in punti nascosti e quasi sconosciuti, facendosi largo fra le mie labbra, scoprendo la mia intimità. Si stava appropriando dei miei umori che non riuscivo a trattenere. Era solo la sua lingua� Ma a me sembrava il paradiso. Il mio bacino ha cominciato a muoversi, quasi a rispondere ai suoi colpi lenti e precisi, mentre le sue mani continuavano a giocare con i miei capezzoli, ormai turgidi e dritti. Il mio signore mi stava donando un piacere immenso, denso, profondo. Ma non ero io a dover godere. No. E lui lo sa. Conosce così bene il mio corpo che sa perfettamente quando io sto per esplodere. Così si è fermato un attimo prima che io non avessi più coscienza di me. Ha sfiorato il mio clitoride con il dito indice, regalandomi un nuovo brivido e mi ha chiesto di tirarmi su dal letto. Mi ha fatta inginocchiare ai suoi piedi, premendo la mia testa contro di se.- Lo senti questo odore � mi ha detto. � Ti piace l�odore del tuo signore?-- Si, mio signore. La mia voce era un sussurro, dovevo ancora prendere dimestichezza ...
... con questa parte del mio essere.Non mi ha detto nulla, ma io ho capito. Con le mie mani tremanti ho slacciato la cintura dei suoi pantaloni e aperto ogni singolo bottone, fino a che non sono scivolati a terra. Ho sfilato via anche gli slip, fino a quando il suo membro non è stato davanti ai miei occhi. L�ho baciato, lentamente e con gli occhi chiusi. Non mi interessava essere nuda davanti a lui. Sentire il suo sguardo sulle mie imperfezioni. Baciandolo ho leggermente dischiuso le labbra, quel tanto che bastava per fargli sentire il calore della mia bocca, della mia lingua. Volevo che sentisse ogni piccolo movimento, volevo che assaporasse il gusto della saliva che ricopriva il suo membro. Le mie labbra come una calda alcova. Succhiarlo, sentirlo gemere di piacere ai colpi della mia bocca un�estasi. Potrei continuare a lungo a tenerlo nella mia bocca, perché sento che gli piace, e più sento questo, più io mi eccito. Sono un lago e lui lo sa. Lo sa, perché senza che io me ne renda conto infila un dito dentro di me, in profondità e io non posso che soffocare un gemito. Scivola nella mia intimità senza difficoltà alcuna: le sue dita si impregnano dei miei umori, mischiandosi al suo sapore.Desidero che venga. Ora e qui, perché compiacerlo è l�orgasmo più potente. Lo sento che sta arrivando, che non può continuare a resistere alla mia lingua che non gli da tregua. Lo sento vibrare: mi chiede di aprire la bocca e viene sulla mia lingua, sulle mie labbra, come un fiume ...