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Fecondare mia suocera
Data: 28/03/2021, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: liana
... sugli slip che coprono il mio indurito cazzo. Lo accarezza. Lentamente le sue dita si infilano negli slip. Incontrano il cazzo e lo circondano.�Hai un paletto bello grosso ed è pure lungo, ti aiuto a sfilarti i pantaloni. Voglio vedere se il tuo cazzo risponde alle mie aspettative.�Sfilo i pantaloni ed anche gli slip. Il mio inquilino, al contatto con l�aria fredda, ha un guizzo e balza in avanti. è puntato verso il soffitto; sembra un missile pronto ad essere lanciato. Gli manca solo il bersaglio. Ci pensa mia suocera a fornirmi il bersaglio necessario al bisogno. Si stende sul letto, tira su le gambe ed allarga le cosce. Una folta foresta di peli nasconde la sua vagina. Stende le braccia verso di me.�Sei fatto come ti ho immaginato. Anche il tuo coso è come l�ho sognato. è da quando sei venuto a casa mia la prima volta che ti desidero. Sono circa tre anni che ho aspettato questo giorno. è troppo il tempo che ho atteso. Vieni; entra in me e chiavami. Possiedimi come un toro possiede la sua vacca. Riempi il mio ventre del tuo liquido seminale. Fecondami.�Mi catapulto fra le sue bianche cosce; con una mano artiglio il mio muscolo di dura carne e ne indirizzo la punta fra le sue grandi labbra. Il grosso glande avanza verso l�interno. Vivianne solleva il bacino e viene incontro al mio cazzo che varcata la soglia delle grandi labbra scivola verso il profondo dell�oscuro orifizio vaginale.Mentre la penetro mia suocera lancia continui miagolii di ...
... piacere.�Stantuffa questo tuo pistone nel ventre di tua suocera. Sono anni che un cazzo non ara la mia vagina. Ho dimenticato cosa significa farsi chiavare da uno stallone bello e forte. Fammi galoppare fino a sfinirmi.�Non so come ma metterò tutto il mio impegno per soddisfare la sua voglia di piacere. Devo riuscire a farle dimenticare il periodo di astinenza. Non voglio deluderla. Lentamente comincio a pompare il mio cazzo nella sua orrida vagina. Lei apprezza il mio modo di chiavarla.�Si, continua così. Dai, fammi impazzire. Dio come sei bravo. Mi piace molto il modo in cui mi stai chiavando. Dimmi, amore, chi è la tua maestra. Chi ti ha insegnato a chiavare in questo modo?�Senza smettere di pomparle il cazzo nella pancia le rispondo:�Non ho avuto una maestra. Io non ho avuto altre donne. Tua figlia è stata la prima. Abbiamo imparato insieme. Questo non mi ha impedito di fantasticare. Ho immaginato come sarebbe stato bello chiavarti e possederti. Ed ora eccomi qui, con il mio corpo fermo fra le tue cosce e con il cazzo piantato dentro al tuo ventre provando e cercando di darti il massimo del piacere. �Mi circonda il torace con le braccia e mi attira a se. Le sue lunghe gambe vanno ad incrociarsi sulla mia schiena. Due bianche cosce stringono i miei fianchi. Avvicino le labbra alle sue e le infilo la lingua in bocca; lei se ne impossessa e la succhia con avidità. In tutto questo tempo il dentro fuori del mio cazzo nella sua vagina non ha avuto un attimo di tregua. Il ...