Nel cesso dell'autogrill
Data: 29/03/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Arte_mide
Sono in macchina da ore ormai, traffico a perdita d�occhio, un incidente ha bloccato l�autostrada. Quando finalmente mi libero dall�ingorgo vedo il cartello per un autogrill e mi fermo per un caffè.Quando esco dall�auto e il caldo mi assale ma subito entro nel bar e l�aria condizionata mi rinfresca, così tanto che sale un brivido dietro la schiena, ho una tutina leggera, non ho neanche il reggiseno per stare più comoda.Mi avvicino alla cassa e mi metto in fila, davanti a me tre bambini non sanno quale gelato prendere. Quando viene il mio turno per pagare il caffè un signore si infila dietro di me e allunga la mano per prendere il giornale sul bancone, nel farlo mi sfiora. Io intanto ho preso il mio scontrino e mi avvicino al bar.�schiumato il vetro� come sempre.Bevo il caffè e faccio un giro nel negozio. Guardo qua e là, sfoglio libri e riviste. Il signore con il giornale mi guarda, da dietro i suoi occhiali specchiati, è un uomo sulla 50ina, forse di meno, forse di più, mi guarda e sorride. Poi si allontana in bagno.Sono un po� perplessa, forse non guardava me, con tutta la gente che c�è qua dentro.Comunque continuo il mio giro, e vado in bagno. il bagno delle donne è guasto così il ragazzo che sta fuori mi dice che posso andare in quello dei maschi che è libero.Entro e l�odore nauseante del disinfettante misto alla solita puzza mi invade e arriccio il naso.Mi sciacquo la faccia e riaggiusto il trucco, mi sistemo il vestito e vado ...
... in bagno, poi mi rilavo le mani. A quel punto, dallo specchio noto due piedi dentro un gabbiotto del bagno. la porta non è chiusa a chiave, è appoggiata allo stipite e dentro l�uomo che mi guardava prima.Ha il cazzo di fuori e se lo sta menando con una mano, mentre l�altra tiene il giornale che sta leggendo con disinvoltura, lo guardo tra lo shock e l�imbarazzo per la situazione. Lui mi vede e sorride lascivo, ha ancora gli occhiali a specchio e dal sorriso noto che gli mancano dei denti. Indietreggio e mi avvicino all�uscita del bagno, inorridita.In quei brevi passi che mi separano dall�uscita mi assalgono mille pensieri, i primi di sdegno e schifo, seguiti dalla ��comicità della scena�� per poi ritrovarmi ferma, con il piede destro volto a cambiare direzione pensando alle cose più sconce.Mi giro sorridendo, non mi stupisco dei miei pensieri, sono molto aperta da questo punto di vista, penso quello che voglio e non me ne vergogno.Mi avvicino lentamente alla porta, lui con un piede la apre e mi blocco di colpo, lo sento ridere da dentro mi affaccio nel gabbiotto, il cazzo sempre dritto tra la sua mano.Il sorrido lascivo è diventato un ghigno nauseante, eppure mi affascina.Mi appoggio al lavello mentre lui, guardandomi da dietro gli occhiali (almeno credo) alza il giornale a coprirgli il viso, l�altra mano sempre sul suo uccello.Così mi soffermo a guardarlo, non è molto lungo, anzi forse è il più corto che ho mai visto ma è larghissimo, non ...