Pomeriggio libero
Data: 30/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: 66dive, Fonte: Annunci69
... promettendo di farmi godere col cazzo dentro, e dicendo che mi avrebbe fatto muggire come una vacca sotto al toro, perché quel pomeriggio poteva scoparmi per tutto il tempo che voleva. Avevo deciso che lo volevo. Mi sono guardato intorno, per capire se potevamo farlo subito, Ashraf era ancora impegnato, lui parlava molto poco. Il ricordo dell’ enorme cazzo di Sayed, insieme alla possibilità che mi si presentava di godermelo di nuovo, a lungo e con calma, ha liberato la zoccola che è dentro di me. Volevo scoparmelo ma non volevo che lui sapesse quanto lo desideravo, ed ho cominciato a tergiversare un pochino, fino a quando però anche io non ci riuscivo più a nascondere la voglia, e gli chiesi: -“ ma, a te, farebbe piacere prendermi? tu vorresti mettermelo di nuovo? Sei già duro ed eccitato? “-
-"Sì... certo, toccalo! Senti come è diventato duro per te! Vuole aprirti il culo e riempirti di sborra! E tu? sei eccitata, vero troia? Il tuo culo è già pronto per ricevere il mio cazzo?"- Mi ha preso la mano e me l’ha portato su quell’ enorme pezzo di carne duro come il ferro che aveva tra le gambe, l'ho stretto nella mano accennando una masturbazione mentre il mio culo ha subito avuto un brivido di piacere. -"Hai sentito come è duro e vuole il tuo sedere."-
Ancora facevo il prezioso e non mi concedevo, e lui lo interpretò come un’ invito, per mia fortuna.
-"Bene checca! Vieni, vieni che adesso ti faccio vedere come godi col cazzo in culo"- mi ha sollevato in braccio come ...
... se fossi la sua donna e mi ha portata vicino all’altro divano che era più riparato e più in ombra, mi ha girato col culo verso di lui e, senza che io potessi minimamente oppormi, ha preso i bordi posteriori dei pantaloni e con un sol colpo li ha sfilati, scoprendomi il culo e, accarezzandomelo, mi ha strappato dei gemiti di piacere facendogli capire che ero già pronto per essere sodomizzato. Sentivo un desiderio incredibile di essere posseduto. Mi ha accarezzato come una femmina, le gambe, le cosce, il culo, i capezzoli, è sceso dalle spalle alle natiche e, passando tra le cosce, con la mano mi ha invitato ad aprire le gambe e poi ha passato la mano aperta sulle natiche andando a tastare il pertugio col polpastrello del medio. Ero cotto, la bocca si era riempita di bava di libidine ed il mio buco era ansioso di essere slabbrato dal mostro di carne che già conosceva. Ha ripetuto la carezza e, arrivato al sedere, lo ha aperto con entrambe le dita delle mani e ci ha sputato in mezzo, proprio sopra il forellino voglioso, mentre io gli facilitavo il compito, piegandomi leggermente in avanti, allargando le cosce e sollevando il culo che vibrava di desiderio... Ha usato il dito per spalmare la saliva non trascurando di lubrificare un poco l’interno, introducendo nel sedere una falange insalivata. Mi ha allargato decisamente le gambe facendomi piegare in avanti nella posizione di una vacca che aspetta di essere montata. Mi aveva preparato e messo in posizione.
Ha sbottonato e ...