Tradimento
Data: 30/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: 1948
I pensieri s’incrociano e confondono nella testa; parole, immagini, suoni, colori, odori. Tutto unRifletto sulla mia vita e sul nostro rapporto di coppia. Lui mi ama e per questo mi lascia libera di gestire la mia sessualità come meglio credo, senza restrizioni, senza remore. Il tutto unito al suo piacere di vedermi in “certe situazioni” ed al mio latente esibizionismo.Latente?Forse il termine non è del tutto adeguato.Mi ritrovo a pensare alle sue parole, alle azioni. Alle nostre parole ed azioni.Se tiro le somme mi accorgo che il mio attuale modo di vivere il sesso non mi appartiene completamente, lui mi ha lentamente, dolcemente, implacabilmente, portata ad essere così. Perché mi voleva così, è evidente!Ora mi domando se si è limitato a liberare un mio aspetto nascosto o se mi ha trasformata nella donna che voleva.Certo fedele non lo sono mai stata, ma cauta sì. Non ho mai palesato le mie “distrazioni”, anzi ho sempre badato a celare ogni minimo dettaglio, a far combinare orari, situazioni e quant’altro. Certo non era facile, sicuramente stressante; non al punto di rovinare il piacere di queste piccole avventure ma tale da allentare in certi casi la carica erotica iniziale.Poi è arrivato lui e tutto è cambiato.Perché?Il suono di un messaggio in arrivo sul cellulare mi distrae, lo cerco nella borsetta e leggo: “Scusa, scusa, scusa! Sono ancora in ufficio. Non riesco a raggiungerti.”“Paola non si smentisce mai!” penso mentre digito velocemente la risposta: “No problem. ...
... Ricordati di lunedì!!!”Meglio così, a causa dei miei pensieri preferisco stare sola, terminare l’aperitivo e tornamene a casa.Le mie mosse con il telefono però non sono passate inosservate.“Ti hanno dato buca?” domanda una voce suadente alle mie spalle.“E cosa vuole questo adesso?” mi domando ma rispondo “Sì, pare di sì”Ruoto sullo sgabello per voltarmi e vedo il solito tipo ben vestito, abbronzato, semi palestrato, sorridente, che con fare sciolto attacca discorso. Più per educazione che per interesse accetto le sue attenzioni, lo ascolto e rispondo alle sue domande generiche senza mai domandare nulla di lui.Le solite frasi, i soliti doppi sensi, i soliti tentativi di approfondire la conoscenza.Sollevo gli occhi dal bicchiere e lo porto sui suoi, attendo qualche istante per vedere se distoglie lo sguardo quindi lancio la mia sfida:“Stai cercando di portarmi a letto?” domando all’improvvisoLui arrossisce, deglutisce due volte, poi conferma:“Sì, lo ammetto!“Cosa ti fa pensare che io sia disponibile?” poiché non risponde continuo ”È per come sono vestita, per il modo di bere o perché hai notato che chi aspettavo ha cancellato l’appuntamento?Lui arretra di un passo indeciso se andarsene o salvare in qualche modo la faccia.“I tuoi occhi!” risponde ad un tratto.“I miei occhi?” domando stupita” Cosa dicono i miei occhi?“Lussuria!” risponde di rimandoChissà come avrà fatto a vedere la lussuria nei miei occhi quando stavo pensando ad altro?“Quindi ritieni che i miei occhi lussuriosi ...