Desiderio 4 - cucina africana
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Aleppe
... signori, devi dire troia!» insistette la cameriera, e mia moglie ripeté senza fiatare. Terminato di servire «inginocchiati!», le ordinò la cameriera. «Vai sotto il tavolo. A me piace sentirmi leccare la fica mentre mangio.» La povera consorte dovette dunque infilarsi sotto al tavolo e slinguazzare la fessura della cameriera, che le stringeva la testa tra le gambe per non farla allontanare. Nel frattempo, gli altri due si divertivano a darle gran pacche sul culo, solleticarle le tette, insomma martoriarla con ogni mezzo. Quando ebbero finito di mangiare, i tre velocemente sgombrarono la tavola, si spogliarono ed uno dei due africani si sdraiò sulla tavola lasciando il membro svettare verso il cielo. «Forza, siediti su di lui e fallo godere.» Cinzia si mise a cavalcioni su quello stallone e cominciò a muoversi per procurargli piacere. Dopo qualche secondo, la cameriera la costrinse a piegarsi in avanti lasciando che il magnifico culetto fosse esposto alla vista del mondo. A questo punto il secondo non si lasciò scappare l’opportunità di una magnifica inculata: salì sul tavolo, le si pose con calma dietro e, come se niente fosse, le infilò il bastone nel culo. Mia moglie urlò, poi strinse i denti e lasciò che i due la scopassero a colpi sincronizzati. A questo punto tocco alla cameriera salire sul tavolo, aprire le gambe, farsi leccare ancora il clitoride, quindi voltarsi ed offrire alla bocca di mia moglie il buchetto posteriore. «Forza, leccami il culo stronza!». Le ordinò, e ...
... mia moglie, ormai completamente succube alla loro volontà, cominciò a baciare le chiappe di quella e a leccarla, financo infilandole la lingua nel culo.
Gianna ed io ci godevamo la magnifica scena pornografica dall’ampia apertura che metteva in comunicazione la cucina con la stanza da pranzo. Appoggiati alla balaustra, lei mi strusciava la mano sopra i pantaloni. Poi lasciò che il cazzo sgusciasse fuori e con la mano cominciò una lenta e dolce sega.
Il primo dei due africani a venire fu quello che la inculava, ma dopo poco fu la volta dell’altro. La cameriera a questo punto scostò i due maschi, invitò il primo a stendersi sul tavolo in maniera contrapposta al collega, prese mia moglie per i capelli e la costrinse a leccare e nettare i due cazzi sporchi di sborra. «Pulisci puttana, e non lasciarne neppure una goccia, chiaro!?». Quando finalmente i due cazzi erano tornati lucidi, la cameriera, sempre afferrando mia moglie per i capelli, la spinse verso la porta costringendola a muoversi a carponi sul pavimento. «Adesso torna pure a farti scopare da tuo marito» le disse, lanciandola fuori e dandole un calcio nel culo come premio finale. Mia moglie comunque, vedendo ormai il mio cazzo segato dalla mano della nostra ospite, si avvicinò a noi a quattro zampe e, raggiunta la punta del pene col viso, cominciò a dare piccoli colpi di lingua, che subito determinarono anche la mia venuta.
Ligia al dovere coniugale, ingoiò, lecco e nettò con professionalità e passione anche il ...