Quattro uomini ed una signora
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Altro,
Autore: chiodino
... di scalciare, non ci riesco. Cerco di mordere e ci guadagno un ceffone tremendo che mi rintrona, ed è quasi buio. Mi abbandono, immobile. Anzi non mi abbandono. Sono le forze che vengono meno. Rivivo per un attimo la scena da ragazzina. Una mano mi sfiora le labbra. Leghiamola sta stronza, voleva mordere. Aiutami, voi due tenetela. Mi ritrovo con i collant arrotolati in bocca. Mi sto riprendendo. Vengo lasciata cadere. La luce di una pila illumina per un attimo i manici della mia borsa sotto un comò sgangherato, poi mi tirano su, mi spogliano fino a restare solo con la gonna, stanno per violentarmi, mi toccano. Che cazzo fate? Siete matti per caso? Non è lei, capo. Non abbiamo potuto prenderla. Questa è un' altra. Un mordi chiava e scappa. Se vogliamo farcela però dobbiamo sbrigarci, questa, se fa tardi a casa, diventa più difficile raccontare una palla credibile al marito, è sposata. La sinistra viene sollevata. Già, è sposata. Una bella gnocca capo. Sono in due a parlare ma ce n'è un altro. Appendetela. E' quello che chiamano Capo a parlare. Avverto adesso il legaccio ai polsi. Respiro a fatica per i collant in bocca. No. E' sempre il Capo a parlare. Non così, se è merce buona si può rovinare. Cosa vuol dire? Temo di vomitare. Soffocherei. La luce è pochissima, una lampadina appesa al soffitto. Dove mi hanno portata? Ricordo forse una scala dopo un tratto in macchina, una porta che viene chiusa, sprangata rumorosamente. Comincio a vedere un poco meglio. Avvolgono degli ...
... stracci attorno ad una corda, un cordone da tende e. me lo passano sotto le ascelle, lo legano dietro. Capisco cosa intendeva dicendo di appendermi. I talloni sfiorano appena per terra. Dio, mi hanno...sono nuda. La testa mi pencola di lato. Hai ragione, una bella troia. Me la posso fare capo? Magari un poco solo. Va bene per il lavoretto andato a monte? Chiede un'altra voce. Mi servono soldi. Il capo mi si avvicina, tocca i seni, li soppesa, ne torce uno. Male, fa male, ma fa sopratutto schifo. Cerco di scalciare. Ho le gambe, le caviglie legate. Il capo non muove un muscolo del viso. Mi infila una mano tra le gambe, penso mi voglia infilare le dita nella vagina. La toglie. La troia si è pisciata addosso. Ridono tutti. Dietro di me uno mi tocca il sedere, non riesco ad evitare il dito che viene spinto nel sedere, ma l'ho serrato istintivamente e fa male anche là, molto male. Mi dimeno inutilmente. Mi sento sporca, violata e offesa. Non può essere, ancora non ci credo, non a me. Un culo bello stretto, non si può dire se è vergine ma certo non lo da via spesso. Risate, ancora risate. Stronzi, bastardi, vigliacchi. Vorrei gridarlo ma non posso; imbavagliata come sono e forse non ne avrei ne il coraggio ne il fiato Non fate cazzate. Guardano tutti dove? verso la voce del capo, lo sento mormorare. Lui sta già venendo. Tra poco è qua, poi punta un dito. Tu sei Angelo, tu sei Bruno e tu, si, sei Carlo. Io sono il Capo, capito? Solo Capo, niente i nostri nomi. Se facciamo l'affare ...