1. Quattro uomini ed una signora


    Data: 31/03/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Altro, Autore: chiodino

    ... compra donne rapite, rubate dicono. Di casini dove poi finiscono prostituite. Di gente che compra una donna per il gusto di picchiarla nel convincerla... a darsi a prostituirsi. E' una cosa normale da come parlano però di nuovo quello nuovo, senza nome, si avvicina. Hai ragione tu, anche a me piacerebbe prendermela così e insegnarle un po di educazione, una bella soddisfazione. Amico mio,per noi è solo lavoro. Per me Angelo e Carlo è lavoro. Ne abbiamo raddrizzate un bel po di così. Sa, nell'altro lavoro, anni fa. Il Cartello, un piccolo Cartello, si occupava un poco di tutto ma le donne erano la metà almeno dei traffici, il resto coca. Le prendevamo nelle campagne e le consegnavamo secondo la richiesta. Per i bordelli già ammansite, pronte a cominciare ad aprire le gambe. Per consegne a privati, qualche volta le volevano brade. Volevano divertirsi a chetarle loro. Quanto ci impiegavi a rendere trattabile una donna? Ci impiegavo il tempo che avevo. Se avevo mezz'ora impiegavo mezz'ora, ma non serviva a molto dopo, per settimane almeno. Le sfondi il culo e te la scopi. Poi una battuta, una battuta da professionisti e quando rinviene, la fai magari rinvenire con l'ammoniaca, la fai scopare ed inculare di nuovo e provi. Le fai fare una sega e le dici di allargare le gambe. Spesso si facevano scopare subito, ti da il culo e ti spompina anche, altrimenti ricominci. Raro, abbastanza raro impiegarci molto se non la volevi ben rifinita. Senza nome scuote la testa. Non la voglio ...
    ... malridotta, anzi la voglio senza segni. I segni non li lascio quasi mai, mai se non devo. Una, le somigliava persino un poco, più giovane e in carne forse. La moglie di un tizio di città, uno importante. Merce di solito proibita. Il Gran capo la voleva. Non per fottere: ricatto, soldi, politica, non so. Il difficile non è stato prenderla ma portarla fuori città. Nel consegnarla ho detto al capo che volendo la domavo, gli veniva a mangiare in mano. Lavoravo da lui da anni e mi ha detto di provare. Avevo tempo. le finte trattative sarebbero andate per le lunghe. Una gran figa, i miei uomini avrebbero pagato per scoparsela ma il segreto era indispensabile. Angelo, Carlo ed io. Ci alternavamo a scoparla e a farle il culo. L'abbiamo convinta a lasciarsi palpare, a baciarci, poi a farci bei pompini alla merda. Piangeva, gridava ma ormai si metteva sulla schiene da brava per chiavare, ci dava il culo e ci faceva di bocca. Allora le abbiamo fatto vedere l'album fotografico. Avevamo immortalata la troia in tutte le pose. Se collaborava niente botte e silenzio col marito quando la liberavamo. Sapeva che la famiglia non la avrebbe mai perdonata. Stavamo in una villetta con una piscina. La chiamavi e lei arrivava pimpante muovend il culo, vestita d'aria a portarci da mangiare e bere. Già che c'era mi facevo fare un pompino o in ginocchio mi prendeva il birillo tra le gambe o nel culo. Il mio e quello di chi ne aveva voglia. Noi tre e poi un altro ce la facevamo quando volevamo. Tutto tranne ...
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