La mia famiglia, la mia avventura (Selvaggia&Tolomeo)
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Selvaggia
... perfettamente col mio uccello?Il suo profumo, le sue cosce, il suo seno così bello�Con un pizzicotto riportai il mio cervello (e il mio uccello) alla ragione e vidi scendere mio padre.Il mio caro, austero, severo genitore�Intercettai il suo sguardo su mia sorella e capii subito il perché del suo nervosismo: stava quasi per sbavare anche lui!Il mio integerrimo paparino, attraversato da pensieri non proprio puri sul culo e la figa di sua figlia�Mi domandai se avessero già fatto qualcosa, o se mia sorella gliel�avesse solo passata sotto il naso, senza dargliela.Glielo avrei chiesto più tardi.�Gente, siamo pronti? L�autista ci aspetta�Uscimmo tutti da casa, e io mi affiancai subito a Giulia.�Siamo proprio sexy oggi� come mai questa scelta?�Gli occhi verdi di mia sorella si allungarono in un sorriso.�Volevo far andare fuori di testa papà� e penso di esserci ben riuscita���Mi sa proprio di sì� ma perché devi torturarlo così? Lui ti vuole, è palese� e tu? Tu cosa vuoi da lui?�Il suo sorriso si spense.�Voglio che ammetta con se stesso che è umano� che anche lui ha debolezze, voglie, pensieri non proprio da uomo integerrimo� non sopporto il suo essere intransigente su tutto��Mia sorella, più ancora di me, soffriva per il distacco di mio padre nei nostri confronti, a differenza mia, che avevo trovato una mia dimensione nei miei passatempi e quando ero particolarmente triste, affidavo i miei pensieri su pagine bianche, che riempivo con appunti, sensazioni, emozioni.Per capire meglio ...
... quell�uomo e il suo carattere duro, però, dobbiamo fare un passo indietro.Mio padre, alla fine degli anni �70, divenne uno dei tanti giovani emigranti in cerca di fortuna in Germania.I primi tempi furono difficilissimi; spesso non mangiava per giorni, ma pian piano, grazie alla sua testardaggine, alla sua ferrea ambizione e alla sua determinazione feroce, riuscì a �far fortuna�.Si sposò con mia madre e dopo tre anni di matrimonio, nacque prima mia sorella e dopo neanche undici mesi, arrivai io.Mi ricordo, ancora bambino, il giorno in cui mio padre ci portò al castello� la vista dell�enorme parco che lo circondava, delle gigantesche finestre, del salone immenso, mi fecero capire la grandezza della nostra fortuna.Ma proprio queste sue vicissitudini lo portarono ad inaridirsi; per mantenere l�alto tenore di vita a cui ci aveva abituati, iniziò a stare sempre più spesso fuori, fino ad estraniarsi completamente dalla sua famiglia.Il rumore dei freni mi riportò alla realtà; eravamo arrivati in chiesa.Il funerale fu lungo, noioso e ipocrita; molte lacrime di coccodrillo scesero su guance liftate e cascanti.Mia nonna non era mai stata molto amata in vita da nessuno dei suoi familiari, a causa del suo carattere autoritario e schietto; si era un po� ammorbidita solo con l�arrivo dei nipoti.Tutti, tranne me e mia sorella, aspettavano di calare l�arpia nella fossa, prima di iniziare a darsi battaglia sul testamento.Finita la commovente funzione, ci recammo al cimitero, dove, posata la terra ...