La mia famiglia, la mia avventura (Selvaggia&Tolomeo)
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Selvaggia
... per coprire la bara, iniziarono a battibeccare su chi l�avesse amata di più in vita.�Alessio, che ne pensi di levarci dalle palle?�La voce di mia sorella, la sua bocca così vicina al mio orecchio, mi procurarono un�altra erezione.�Vuoi che ti dia una ripassata alla figa?�La lingua di Giulia sulle sue labbra fu molto esplicita, anche se discreta.�Andiamo allora.�Ci accomiatammo dai nostri genitori, chiedendo se potevamo usare la macchina per tornare a casa. Loro sarebbero andati via con gli zii.�Pietro, presto, a casa� non sto molto bene��Tornati a casa, salimmo le scale correndo e ci chiudemmo in camera.�Cazzo Giulia, ti voglio da matti� ho l�uccello che scoppia nei pantaloni��Per tutta risposta, mia sorella si inginocchiò davanti al mio uccello e, sbottonandomi i pantaloni, me lo prese in bocca al volo.�Mio dio, cazzo Giulia� sei troppo brava coi pompini� ogni volta devo trattenermi per non sborrarti immediatamente in bocca��La sua lingua percorreva la mia asta con voglia; cappella e palle colavano della sua saliva.Intanto si era spogliata e finii di spogliarmi anche io.La buttai sul letto; volevo la sua passera in bocca.�Apri le cosce, troietta� sì brava, così� cazzo, sei bagnata eh� adesso ti infilo due dita� ecco, così��Le dita facevano avanti e indietro, mentre arrivava il suo primo orgasmo.Gridò come una matta, mentre si arcuava all�indietro, venendomi sulle dita e poi in bocca.�Vuoi la mia nerchia? Eh? Dimmelo troia, dimmi dove la vuoi��La voglio in bocca, in figa, ...
... dappertutto� ti prego, entra dentro di me��Mi posizionai in mezzo alle sue cosce e con un colpo la penetrai.Cominciai a cavalcarla con foga, mentre lei gridava parole sconnesse� vederla così mi faceva andare fuori di testa.La prima volta in cui avevamo fatto sesso, eravamo tornati da una festa di matricole universitarie. Lei si era spogliata davanti a me e mi aveva messo le mani sulle sue tette, mentre con le sue, di mani, giocava col mio uccello.Come siano scivolati via i boxer e mi sia trovato dentro di lei, non lo so; fatto sta che per due giorni non ci eravamo guardati in faccia, pieni di vergogna.Dopo di che, era stata lei a rompere il muro di silenzio.�Senti Alessio, so che quello che abbiamo fatto è sbagliato per la società, però sappi che non mi sono mai divertita tanto a scopare come con te. Ora, possiamo far finta che non sia mai successo nulla, oppure andare avanti e divertirci, senza pensare al fatto di essere imparentati. Scegli tu.�Ovviamente scelsi di continuare a scoparmela, stando sempre attenti a non farci scoprire.Ritornai al presente; la presi e la rigirai a pecorina, lei si mise il mio cazzo nella figa, mugolando di piacere.�Dai Alessio, adoro il tuo bel cazzone duro� ti prego, cavalcami ancora� sto per venire� eccomi!!�Volevo che continuasse in eterno, ma i nostri genitori stavano per tornare e le mie palle volevano svuotarsi nella sua fica.�Giulia, dai, voglio venire anche io, non c�è più tempo���Sì dai, Ale, riempimi della tua sborra, ti prego��Cominciai ...