Quella volta in treno
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole
... ne lasciai uscire nemmeno una goccia ma mentre veniva e mi teneva per i capelli mi disse: �non mandarla giù�, obbedii in parte perché era davvero tanta e un po' dovetti ingoiarla per non sputarla e rischiare di sporcarci, poi mi tirò indietro la testa sempre tenendomi per i capelli e mi disse: �apri la bocca? Fammi vedere com'è piena�.Io l'aprii e gli mostrai che era piena della sua sborra calda, in quel momento ci rendemmo conto che qualcuno stava tirando la maniglia della porta, lui si mise via il cazzo in fretta, io deglutii tutto e mi sedetti al mio posto, tolse il piede ed entrò il controllore, controllò i biglietti e se ne andò scuotendo la testa.Una volta chiusa la porta lo guardai e, parlando chiaramente del controllore gli chiesi:�ma che aveva�?Lui scoppiò a ridere, con l'indice mi strofinò il mento poi me lo mise in bocca e mi disse:�avevi lasciato questa�.Cazzo! Avevo il suo sperma che mi colava lungo il mento e il controllore aveva capito tutto, che imbarazzo!Mi chiese se poteva vedere ancora il mio culo, tanto ormai il controllore non sarebbe più entrato e nello scomparto non sarebbe entrato nessuno finché il treno non sarebbe arrivato a qualche fermata, così mi rialzai, mi girai, mi abbassai pantaloni e mutande e cominciai a lasciarmi ammirare, lui allungò la mano e cominciò a toccarmi, mi massaggiava le natiche poi all'improvviso con un dito mi toccò il buco, feci uno scatto e gli dissi: �hey! Non mi sono ancora lavato, è tutto il giorno che sono ...
... in viaggio, aspetta stasera, no?�. Lui non disse niente, mi guardò e si mise il dito in bocca, lo succhiò poi mi disse: �credi che mi possa fare schifo? Ora ti mostro una cosa, girati�.Mi rigirai, mi afferrò per i fianchi, mi trasse a se, affondò la faccia fra le mie natiche e iniziò a leccarmi il buco, non riuscivo a dirgli di smettere anche se la ragione mi faceva pensare che magari qualcuno avrebbe potuto coglierci di sorpresa nel fare quelle cose.Ero con le mani appoggiate sul sedile, il culo di fronte a lui e mi lasciavo fare tutto quello che gli veniva in mente.Quando fui ben lubrificato dalla sua saliva iniziò a infilarmi un dito, poi due, e cominciò quello che ancora non sapevo essere il massaggio della prostata, continuò fino a farmi raggiungere l'orgasmo, un fiotto del mio sperma cadde sul pavimento del treno e lui con la scarpa lo spalmò fino a dissoverlo.Mi risedetti sul mio sedile, il treno si fermò a Bologna e nel nostro scomparto entrò un'anziana signora, non potevamo più fare niente.Arrivammo a Venezia, io avevo prenotato un albergo distante dal suo, allora mi disse che lui avrebbe chiesto di cambiare la stanza del suo con una doppia e io, per non destare sospetti all'azienda, avrei comunque fatto bene a pagare la stanza prenotata e farmi fare la ricevuta, anche se poi avrei dormito con lui.Arrivammo in camera, mi spogliai di fretta e anche lui fece lo stesso, tirò fuori i preservativi dalla sua valigia, se ne mise uno sul cazzo già duro e mi disse: �mettiti ...