Una madre - capitolo 5
Data: 04/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: afrodite1969
(consiglio di iniziare la lettura dal primo capitolo: http://tinyurl.com/nst2f8g )
"Ti ricordi le foto che mi avevi fatto da ragazza ..."
Sì, avrebbe anche potuto gettare tutta la colpa su di lui, ma non era quello che voleva fare.
"... quando siamo andati al mare ..."
Beh, in fondo era meglio così, che anche lui sapesse: non le andava di nascondersi come se avesse l'amante.
"... un'erezione pazzesca, e io lì davanti a lui ..."
Curioso, una parte di lei raccontava com'era andata, ma un'altra parte invece ascoltava, come se si fosse sdoppiata; ed osservava le reazioni dell'uomo che aveva di fronte.
"... ho tolto il reggiseno ..."
Forse avrebbe dovuto essere meno diretta, meno cruda, meno dettagliata; però, qual'è il modo giusto di raccontare una cosa del genere al proprio marito?
"... ha cominciato a masturbarsi ..."
Lui la fissava senza più muovere un muscolo: sembrava paralizzato. Ed anche il sorriso un po' scemo con cui aveva accompagnato la sua battutona era come cristallizzato sul suo volto, le labbra socchiuse, gli occhi che la fissavano ma guardavano altro, come se la trapassassero. Lei aveva iniziato a raccontare prima di decidere se fosse opportuno farlo - come al solito! -, e non sapeva quale reazione si aspettava; però, proprio nessuna reazione, era difficile da immaginare! Forse, alla fine, a lui non importava un bel nulla - anche perché, insisteva a ripetersi mentalmente, in fondo che c'era di male? Quando però lui si alzò ...
... all'improvviso, dopo alcuni secondi dal termine del racconto, lei all'improvviso venne assalita dalla paura, ed il primo pensiero fu: ora mi mena! Solo incidentalmente notò che aveva mantenuto l'erezione iniziale - cose che non capitava più dai tempi del fidanzamento -, o forse ne aveva avuta subito un'altra, ed anche questa era un'eventualità assolutamente straordinaria.
Le si avvicinò, protese la mano, la fece alzare, la afferrò dietro la nuca e la attirò piano e con forza verso il proprio viso, sempre con lo stesso sguardo vitreo ed un pò allucinato; poi la baciò, quasi invadendola con la lingua, mentre l'altro braccio la stringeva sempre più forte dietro la schiena. Lei non si mosse, non fece nulla, né per ostacolare né per incoraggiare: non era ancora sicura di come andava interpretato quel comportamento tanto insolito. Quando le loro labbra si staccarono, lui era ancora più strano, sembrava quasi un alieno; così lei non oppose alcuna resistenza quando la fece girare tra le sua braccia, la spinse due passi più in là contro il tavolo, e la abbracciò con forza da dietro. Sentì le sua mani che scendevano fino all'orlo della gonnellina, poi un unico movimento la fece risalire alla vita, mentre le mani proseguirono fino ad impadronirai delle tette. Rimasero per qualche istante così, le braccia di lui strette al suo petto, le mani piene delle sue mammelle, il membro quasi piantato in mezzo alle chiappe; poi lui si piegò in avanti, forzando anche lei a piegarsi ed appoggiarsi sul ...