1. Una madre - capitolo 5


    Data: 04/04/2021, Categorie: Etero Autore: afrodite1969

    ... tavolo; il pene scivolò e si inclinò finché non trovò l'ingresso della sua intimità, e subito le si introdusse dentro, tutto quanto, fino in fondo!
    
    "Incredibile: non c'è mai riuscito!" Forse Claudio era arrabbiato, e forse no, ma di sicuro non l'avrebbe picchiata: sentiva il suo alito caldo sul collo, le sue labbra che si muovevano sulla pelle come piccoli cuscinetti di velluto, le mani che stingevano con forza ma senza cattiveria il seno; e poi, naturalmente, sentiva il suo membro dentro di lei, durissimo, caldo, grosso. Possibile - si domandò -, possibile che ciò che era successo lo eccitasse? Allora non era geloso? O forse era proprio la gelosia a dominarlo e a muoverlo? Le sembrava quasi di avere addosso non suo marito ma un amante focoso ed arrapato, quasi un animale, o forse un violentatore - insomma, qualcuno travolto irresistibilmente dal desiderio per lei! E questa cosa le piaceva da pazzi, e le ricordava molto le sensazioni che provava con suo figlio quando giocavano a stuzzicarsi ed eccitarsi a vicenda.
    
    Istintivamente mosse il bacino, ruotandolo per accogliere meglio suo marito dentro di sé, ma contemporaneamente fu colpita da un altro pensiero: quanto sarebbe ancora rimasto sotto la doccia Luca? Stavano rischiando di farsi beccare come due ragazzini! E, per la verità, questa follia la mandava fuori di testa ...
    ... dall'eccitazione! Cosa avrebbe fatto Luca, si sarebbe masturbato guardandoli?
    
    Non ebbe il tempo di andare oltre: Claudio abbassò le mani sui suoi fianchi, si ritrasse da lei con una lentezza esasperante fino quasi ad uscire, quindi rientrò con forza e decisione; poi una seconda volta, fino in fondo, tirandola con le mani verso di sé; ed una terza, fuori e dentro dalla vagina che cominciava a bagnarsi: ma quella spinta fu l'ultima, rimase piantato dentro di lei, le mani che risalivano lentamente fino al seno, gli ansimi che sottolineavano l'orgasmo repentino e travolgente. In quel momento suonò il campanello!
    
    Rabbia!!! Panico, emozione, urgenza, ansia; ma soprattutto rabbia! Ora ne aveva voglia, ora toccava a lei, non era giusto! E chi cavolo rompeva le scatole proprio adesso? Zia Veronica, ma certo: avevano combinato di pranzare insieme, quel giorno. Avrebbe dato fuoco alla casa, e invece si mosse rapida: si sfilò dal marito, afferrò il rotolone, ne strappò un pezzo e se lo ficcò dentro, tipo assorbente interno; rimise a posto le mutandine, tirò giù la gonna, si sistemò il camiciotto, aprì la finestra - l'odore era inconfondibile! - e si lanciò verso il cancelletto del giardino, con l'intenzione di trattenere fuori la zia il più possibile, e dare anche a Claudio il tempo di risistemarsi.
    
    Però, dentro, rideva.
    
    acuaordmhlmapooalamenrnotara. 
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