È la fine?
Data: 06/04/2021,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: EmmaS
... avanti con un gesto involontario. Il respiro si spezza. Percepisco i capezzoli inturgidirsi tra le Sue dita...il mio sguardo è ancora fisso sul pavimento...bastano pochi gesti per farli diventare duri ed eretti... Improvvisamente mi ordina : "Alza la testa!". Obbedisco....ma non appena i nostri sguardi si incrociano,immediatamente riabbasso il mio , non sono in grado di sostenere quel peso. "Ho detto: alza la testa!" Mi riprende minaccioso, torcendo con più vigore i capezzoli. "Aah!"gemo. Rialzo lo sguardo...ansimando, e con molta fatica sostengo il Suo. Mi sento a pezzi in questo momento. Nel Suo sguardo si percepisce tutta la delusione che Le ho provocato.Si sporge leggermente di lato e afferra una delle piccole candele rotonde, poste al mio fianco. Sussulto e il bacino si muove con colpi secchi. Gocce di cera calda colano sul capezzolo e l'areola sinistra. Porta la mano libera tra le mie cosce, iniziando una lenta ma costante stimolazione del clitoride. Nonostante la situazione, il mio sesso è bagnato e caldo. Sentire le Sue dita tra le labbra morbide, sfregare su quel bottoncino di carne sensibile, mi fa ansimare ancora più forte...mi piace quel contatto...fino a quando..."Aah!" un bruciore intenso mi fa gemere. Con un rapido gesto, ha spento la candela sul mio capezzolo. " Come va? Brucia?" Mi chiede. "Si...brucia...ma è sopportabile..." rispondo tra gli ansimi. "Bene, ora vediamo il risultato..." dice, quasi in tono divertito. E così stacca la candela e al posto del mio ...
... capezzolo, c'è un cono completamente bianco...visto da qui, il mio seno ricorda una piccola montagna con la punta innevata.Ripete la stessa procedura sul capezzolo destro, questo però, essendo più sensibile, mi fa percepire più intenso il calore della cera, facendomi ansimare e gemere con maggiore intensità.Nel frattempo, il mio sesso continua a bagnarsi in modo indignoso, nonostante il mio stato d'animo sia tutt'altro che positivo....il clitoride pulsa e si è inturgidito sotto le attenzioni delle Sue dita... Dopo alcuni minuti di stimolazione, rompo il ritmo dei miei ansimi supplicandoLa : " Padrone la prego...non resisto più, sto per godere..."A quelle parole, un sorriso beffardo si dipinge sul Suo volto, ed interrompe immediatamente la stimolazione, portando le dita imbrattate di umori davanti alla mia bocca. "Lecca..." Senza farmelo ripetere due volte, dischiudo le labbra, accogliendo e ripulendo con cura ed entusiasmo, quelle dita che sanno di me e mi fanno sentire una porca...la Sua porca. "Brava, va bene così" mi dice, mentre fa scivolare fuori le dita. " Ora dobbiamo levare la cera, sei pronta ?", "Si Padrone", "Bene...perché ho deciso che sarai tu a farlo".Per un momento rimango stordita... già è stato difficile riuscire a proporre una punizione adeguata alla gravità del mio errore, per non parlare dell' umiliazione che questo mi ha provocato...ma auto-punirsi lo è ancora di più!Devo riuscire ad eludere i miei istinti...nonostante la paura, il dolore e l'umiliazione ...