-
Una punizione meritata
Data: 09/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: evoman
Come ogni giorno avevo ricevuto le mie istruzioni tramite un post-it accanto al vassoio della colazione. Lavoravo in casa del signor Franco da 1 anno ormai e il mio ruolo di cameriera-governante-tuttofare non mi stava stretto, anzi. Una volta riuscita ad accettare gli extra che mi venivano chiesti dal mio Signore, era divenuto un lavoro che mi dava molte soddisfazioni. Quel giorno era tra i miei compiti spolverare l'intera sala da pranzo. Sul post-it c'erano anche le indicazioni dell'abbigliamento più consono per la mattinata: - tacchi alti- camicia bianca legata in vita- minigonna nera (cortissima, al punto da sembrare una cinta)- niente mutandine classiche ma solo quelle preparate con cura dal mio Signore.Indossai il tutto in fretta e poi mi dedicai alle "mutandine": era un vero e proprio perizoma ricavato con una grossa fune. La infilai e la portai fino alla vita... "ben assicurata e stretta" aveva ordinato, quindi divaricai bene la gambe per farla entrare nei miei solchi e mi aiutai con le mani per farla aderire al meglio. Con un po' di coraggio poi presi la parte della corda che sporgeva davanti e la tirai con tutta la mia forza... Il mio nuovo perizoma strusciò violentemente sul clitoride e tra le mie chiappe procurandomi un rapido dolore. Cercai di non perdere tempo e fissai la corda per bene in vita.Scesi nella sala e, trovatami innanzi al mio Signore, alzai del tutto l'inesistente gonnellino per fargli ammirare la mia devozione. Poi, iniziai con le faccende. ...
... Iniziai a spolverare i ripiani più bassi per poi, con l'aiuto della scala, dedicarmi a quelli più alti. Muovermi con quell'intimo così invadente ben presto mi fece perdere quasi la ragione...La corda muovendosi continuamente mi segava tanto da sentire la fica in fiamme... nello stesso tempo il mio clitoride si era gonfiato al punto che ogni volta che veniva sfiorato mi tremavano le gambe e dovevo far ben attenzione a non lasciarglielo fare troppo spesso per paura di godere senza il Suo permesso...Arrivata all'ultima mensola, scossa dai sussulti che il mio intimo mi procurava, con un polso urtai uno dei piccoli ricordi in cristallo che il mio Signore usava conservare come souvenir di uno dei suoi innumerevoli viaggi....Sapevo di aver commesso un errore e che dovevo aspettarmi sicuramente un'adeguata punizione quindi, scesi dalla scala e, dopo aver raccolto da terra i resti di cristallo frantumato, andai verso di lui a capo chino.Impiegò pochi istanti per spogliarmi completamente e prepararmi alla punizione che aveva in mente per me.Tolse le poche cose che c'erano sul tavolo della grande sala e legò la corda al gancio che, come nelle altre stanze, era nascosto dal lampadario.Mi fece salire sul tavolo e assicurò i miei polsi alla corda in modo che potessi solo sfiorare il tavolo con i piedi; poi spinse via il tavolo lasciandomi per un attimo appesa al soffitto.Nonostante sapessi che ogni punizione che mi veniva inflitta era sempre il giusto castigo, tutte le volte non potevo che ...