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Una punizione meritata
Data: 09/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: evoman
... lasciarmi prendere dal panico ad ogni preparazione.D'un tratto sentii le sue mani ancorare la corda anche alle mie caviglie e poi, con un gesto ben definito e per nulla attento a non provocare dolore, legò le mie caviglie alle zampe del tavolo lasciandomi non solo appesa come un salame ma anche aperta oscenamente.Si allontanò solo pochi minuti, giusto il tempo perchè io riuscissi a capire ciò che mi attendeva.Rientrò nella sala con il frustino e, dopo avermi intimato di non piangere e non urlare, iniziò a frustarmi le tette.Non era difficile colpire direttamente i miei capezzoli, avendo un seno molto grande infatti anche loro sono adeguatamente proporzionati e, in pochi schianti di frusta, me li trovai entrambi turgidi e doloranti.Subito dopo iniziò a dare la stessa punizione anche alla mia figa... essendo impossibilitata a schivare i colpi, li accusai tutti e la stragrande maggioranza di loro centrò perfettamente il clitoride che, dopo aver subito il perizoma di corda per svariate ore, non fece difficoltà a gonfiarsi oltre ogni ipotetica immaginazione.Il dolore iniziava lentamente a mescolarsi al piacere e, anche cercando di evitare di farlo capire al Signore, lui se ne accorse immediatamente e iniziò ad offendermi e colpirmi con una foga inusitata, al punto da farmi immaginare il peggio...La punizione durò più di un'ora: i capezzoli ormai erano praticamente intoccabili, bastava solo sentire l'aria mossa dal frustino per farmi saltare... il ...
... clitoride, ormai stimolato da così acuta violenza, rischiava di scoppiare... e in tutto questo dovevo anche fare pipì...Per un attimo poi sentii le sue mani farsi largo tra le labbra e prendere tra le dita il clitoride... lo massaggiò fino a farmi scendere le lacrime dalla voglia di godere che avevo... si avvicinò e mi chiese se volevo un orgasmo e, al mio timido accenno di si, tirò fuori una spatola di plastica (che spesso usava per sculacciarmi) dicendomi che mi avrebbe fatto tanto male, ma che forse sarei riuscita a godere...Lo pregai di farlo, di farmi male ma di darmi l'orgasmo... e lui volle di più, mi slegò e mi disse che dovevo imparare a supplicare la punizione...Mi fece sedere sul tavolo e mi disse che solo se avesse trovato soddisfacente il mio invito mi avrebbe colpita con la spatola fino a farmi venire...Presi le caviglie con le mani le portai il più vicino possibile alla testa spalancando le cosce in modo da rendergli facile l'accesso incondizionato alla figa... poi con una mano allargai le labbra per scoprire del tutto il clitoride...Mi disse che era una bella posizione e che, vista la mia ubbidienza, mi avrebbe permesso di godere... detto questo iniziò a colpirmi....Bastarono tre colpi e mi trovai in un lago... e l�orgasmo scoppiò in me con una forza devastante.Se c'è qualche ragazza che si è immedesimata nella protagonista e vuole parlare con me delle emozioni che un simile racconto le ha suscitato contattatemi a: evoman@libero.it