1. La normalità dell'autunno


    Data: 16/08/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: LovelyL, Fonte: Annunci69

    Padre scomparso, madre pluridivorziata che frequentava un uomo sulla quarantina.
    
    Ero un ragazzo timido, pauroso e molto giovane.
    
    Era una grigia giornata d'autunno e del sole neanche l'ombra.
    
    Invitai il mio compagno di classe Jona in camera mia, a sdraiarsi sul mio letto, a sfilarsi le scarpe e a poggiare le sue labbra sulla mie. Mia madre entrò in camera cogliendoci sul fatto e pentita di non averlo fatto prima, dandomi un forte schiaffo, decise di portarmi da uno psicologo in città.
    
    Le foglie cadevano a terra quasi soffrendo.
    
    Era martedì. Entrammo in un palazzo un po' tetro e senza ascensore. Prese le scale e saliti al terzo piano bussai ad una porta di legno massiccio.
    
    ''Istituto di analisi dei codici affettivi''.
    
    Appena entrammo un anziano signore ci raggiunse e mia mamma esordì con: ''Ho chiamato ieri, mio figlio è un pervertito''.
    
    ''Si dice gay, mamma'' replicai seccato e un po' imbarazzato, prendendomi successivamente un altro schiaffo.
    
    ''La capisco signora''.
    
    L'anziano ci accompagnò poi in una stanza e si sedette alla scrivania.
    
    ''Fa che non sia lui lo psicologo'' pensai tra me e me.
    
    Il vecchio alzò il telefono e parlò con qualcuno che pochi istanti dopo arrivò.
    
    Una voce profonda alle mie spalle si annunciò: ''Sono John''.
    
    Mi alzai di scattò e gli porsi la mano.
    
    Era alto almeno un metro e novanta e bruno, bellissimo, in giacca e cravatta.
    
    Il colloquio terminò in pochi istanti e John, che scoprii avere 36 anni, mi chiese ...
    ... di rimanere per conoscerci meglio.
    
    ''Siediti pure'' fece cenno di accomodarmi sulla poltrona di fronte a lui.
    
    Mi fissò per qualche istante e poi prese a parlare: ''Allora come ti senti?''
    
    ''Bene, grazie''
    
    ''Tua madre mi ha spiegato al telefono cosa succede'' continuò, ma io non risposi.
    
    ''Deve essere difficile''
    
    ''Che cosa?'' domandai.
    
    ''La scomparsa di tuo padre''
    
    Annuì abbassando poi la testa
    
    ''Ti manca?''
    
    ''Non tanto'' gli dissi
    
    ''Mia madre mi ha parlato anche di un'altra cosa''
    
    Fuori le foglie cadevano lentamente, come normalmente ci si aspetta; il mio battito cardiaco invece aumentò in modo anomalo.
    
    ''Del fatto che hai baciato un tuo compagno di classe''
    
    Lui accavallò le gambe e incrociò le braccia ed io rimase nuovamente ammutolito.
    
    ''Possono succedere diverse cose durante l'adolescenza. Hai mai avuto un rapporto sessuale con una persona del tuo stesso sesso?
    
    ''No'' risposi.
    
    Sospirò e mi spiegò, guardandomi costantemente negli occhi: ''Potremmo iniziare una terapia che ci aiuterà a capire la sfera sessuale alla quale appartieni, dirigendoci poi verso quelle parti del tuo comportamento che hanno bisogno di essere cambiate''
    
    Non potevo rifiutare, mia madre mi avrebbe probabilmente cacciato di casa se mi fossi tirato indietro.
    
    Gli diedi il consenso firmando un modulo.
    
    ''Va bene, iniziamo allora. Stai tranquillo e respira. Poggia le mani sulle ginocchia e cerca di liberare la mente''
    
    Il cielo si era fatto un po' ...
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