1. Non c'è cosa più divina che leccare la cugina.


    Data: 09/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Stefano e Sabrina

    ... com’è fatta una figa vera?”. “No, mai”. “Ecco, appunto. Adesso ti faccio vedere la mia. Guardala bene, e cerca di imparare qualcosa”. A quel punto si sfilò il vestito e si tirò giù il perizoma, dopodiché allargò le gambe offrendosi a me. Ma io mi irrigidii e non feci altro che starmene lì come uno stupido senza prendere alcuna iniziativa. “Coraggio, avvicinati. Cerca di prendere confidenza con lei”. Mi feci strada tra le sue gambe e mi avvicinai così tanto con il viso alla sua vagina che iniziai a sentire il suo inebriante profumo. “Puoi anche leccarla se vuoi, così puoi sentire che sapore ha”. Non me lo feci ripetere due volte e tirai fuori la lingua e iniziai a leccarla in modo appassionato. Tutto quello che stavo facendo lo avevo appreso dai film hard, e nonostante tutto stavo facendo un ottimo lavoro. E devo dire che riuscii a farle avere delle emozioni molto intense. Moana per me era sempre stata un’icona del sesso, nonostante fosse mia cugina. Ma parliamoci chiaro, chi è che non è mai stato attratto sessualmente da una cugina particolarmente gnocca? È del tutto normale provare un sentimento simile. D’altronde tutti quanti, almeno la maggior parte di noi, abbiamo avuto una cugina porca con cui saremmo sempre voluti andare a letto e farci un sacco di maialate. Ebbene, Moana era per me proprio questo, la cugina porca con cui mi sarebbe piaciuto fare un sacco di porcate. E a quanto pare, in quei giorni che ero relegato in casa dei miei zii (per volere di mia madre), ...
    ... questo sogno si stava avverando. In quei giorni Moana era particolarmente arrapata per via del fatto che era incinta. A quanto pare il fatto di essere gravida le faceva quell’effetto, aveva sempre voglia di fare l’amore. E devo dire che questa cosa giocò a mio favore, e quindi con la scusa di volermi insegnare tutto sul mondo del sesso, mi fece leccare la figa. Figuratevi, era quello che avevo sempre sognato. Ma ci tenne a precisare più volte che lo scopo di quello che stava facendo era puramente “educativo”. Ovviamente la verità era soltanto una: in quei giorni Moana era scatenata, aveva sempre voglia di godere, e in quel momento c’ero soltanto io che potevo accontentarla. Certa che non avrei detto niente a nessuno allora mi propose di fare quella cosa, che appunto aveva uno scopo puramente “pedagogico”. Mentre gliela leccavo pensavo che era quello che avevo sempre desiderato. La mia bocca che finalmente incontrava la patata più desiderata della città. Eh sì perché Moana non era soltanto mia cugina, ma era anche la ragazza che chiunque avrebbe desiderato avere almeno per una notte. Era il sogno erotico di molti uomini. E mentre avevo la bocca tra le sue cosce mi chiedevo chissà quanti cazzi avevano avuto il privilegio di entrare dentro quel caldo e accogliente corpo. E il condotto anale? Anche quello era il mio sogno da sempre. Mia cugina aveva il culo più bello che avessi mai visto. Mia zia aveva delle tette da competizione, che sembravano fatte apposta per fare le spagnole, ma ...