storie di una vita 3
Data: 11/04/2021,
Categorie:
Altro,
Etero
Autore: robertino48
... cazzo di tempo ci mette quella? Ma sta pisciando o si sta a rifare il trucco? Se non apre sfondo la porta e piscio anch�io. Tra un poco la faccio qui per terra�, qualcuna, come mia moglie approfitta dei cessi maschili, ma la maggior parte si tiene timidamente a distanza e soffre.Una volta, molti anni fa, in Alto Adige mi è capitata una scena di queste: avevo notato sulle piste una bella ragazza, avrà avuto venticinque anni circa, che sciava molto bene, alta, bionda, con i capelli raccolti in una coda di cavallo ed una elegante tuta completa verdina: era veramente un piacere vederla sciare. Verso le due del pomeriggio ero sulla porta del rifugio dove c�erano anche le scale che portavano alle latrine nel seminterrato, quando ho visto questa ragazza arrivare come una furia sciando un po� scomposta, si è fermata di botto davanti alla porta, si è staccata gli sci in un lampo ed è corsa verso i cessi slacciandosi la tuta; l�ho seguita: quando è arrivata all� interrato aveva già sfilato le braccia dalla tuta, ma�. ha trovato un muro umano, pur essendoci ben dieci PP la fila comprendeva almeno venti femmine , alcune scalpitanti, la poverina si è infilata la mano destra nella calzamaglia a comprimere la fica ed ha implorato� Lassen Sie mir treten, ich muss pissen�(fatemi passare, devo assolutamente pisciare), ma non mi è sembrato che abbia incontrato clemenza, non mi sono trattenuto più di tanto e non so come siano andate le cose, so solo che per il resto della giornata la ragazza è ...
... sparita dalle piste: forse le tuta era troppo bagnata per sciare.I cessi dei rifugi hanno solitamente le mezze porte, si vedono perciò i pedi e le gambe di chi è dentro, durante la stagione sciistica si vede di tutto calato fino a terra: tute, sottotute, calzoni, doppi calzoni, calzamaglie, mutande di varia foggia, perizomi ed anche quello è intrigante, anche perché i rumori non vengono interrotti dalle porte, quindi allo spettacolo visivo di tutto il ben di Dio di vestiario che viene calato si associa quello sonoro della piscia che cade nell� acqua della tazza del cesso, sembra a sentire dal tintinnio che le femmine in questione piscino senza sedersi, talvolta ci scappa anche una scorreggia che rimbomba, non trattenuta né dalla tazza, né dalla porta.In quota il problema cesso è diverso: non c�è la folla di sotto, ma in genere il cesso è unico, unisex, spesso in un gabbiotto al di fuori della baita. Varie volte il cesso faceva schifo a vederlo da fuori, ma, aprendo la porta sgangherata, l� interno era stomachevole: una tazza alla turca collegata ad una fossa mai svuotata, dove, per evitare le�cose� dei predecessori, ognuno aveva lasciato un ricordo negli spazi vuoti. A quel punto non restava che arrangiarsi all� aperto, anche con venti gradi sotto zero, per i maschi pochi problemi: l�ho già detto, si tira fuori un pezzetto di carne e non si prende nemmeno freddo, per le femmine meno facile: si vedono allora culi bianchi, resi paonazzi dal freddo, che sbucano da dietro cumuli ...