1. Francesca, la prima volta con Giulio e Carlo.


    Data: 16/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: gerake, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Francesca e con Giulio e Carlo avevo collaborato sempre in modo formidabile. I miei due amici-colleghi erano competenti, capaci ed efficienti. Li conoscevo da diversi anni e avevo iniziato ad apprezzarli sin da quando ci erano conosciuti. Per non dire, inoltre, che erano due maschi veramente interessanti. Giulio, 37 anni, 180 cm, spirito da eterno ragazzo e dal piglio un po’ guascone; occhi e capelli scuri e ciuffo ribelle, viso dai lineamenti belli e marcati, un sorriso sfrontato e disarmante. Carlo, 50 anni, ancora più alto di Giulio; capelli corti sale e pepe, sempre abbronzato, occhi verdi, dall’aspetto serio e, apparentemente, compassato, comunque, molto carismatico. Diversi come carattere eppure complementari; l’uno completava l’altro sia sul piano professionale sia personale. Erano quelli che in genere si definivano “amici per la pelle”. Entrambi single ed entrambi seduttori seriali. Io, col tempo, aveva imparato a trattare con loro anche sul piano personale. In diversi modi e circostanze ci avevano provato anche con me, ma sempre con garbo e rispetto. Avevo un debole per loro due, insieme, anche se non glielo avevo mai manifestato; ma quei due uomini mi attraevano terribilmente sul piano erotico e sessuale. Nelle mie fantasie li avevo immaginato insieme e mai separati e, nel mio immaginario erotico, scopare con loro due era il mio sogno proibito. Mentre pensavo a questo, era già giunta allo studio-abitazione di Carlo dove era stato fissato l’appuntamento ...
    ... per mettere a punto l’importante evento che bisognava realizzare. Avevamo scelto quel luogo perché nei nostri uffici non sarebbe stato possibile, vista la presenza di troppi colleghi che ci avrebbero distratti. Misi da parte quei pensieri erotici ed entrai nel cancello della villa-studio. Giulio era già arrivato e non appena entrai iniziammo immediatamente a lavorare. Dopo due ore di full immersion finalmente il programma dell’evento era pronto e finito. Carlo prese una bottiglia di prosecco dal suo frigo bar e dei calici, distribuendoli. Intanto mi ero trasferita sul divano adiacente il tavolo da lavoro con Giulio accoccolato ai piedi. Brindammo e per tre volte i nostri calici furono svuotati. Chiacchierammo amabilmente e demmo inizio al quarto giro di prosecco. A quel punto dissi che era l’ultimo e che dovevo rientrare a casa. Il più giovane dei due protestò, accusandomi di voler rovinare l’atmosfera; l’altro seduto accanto a me, mi accarezzò i capelli e guardandomi intensamente negli occhi disse: - secondo me non vuoi veramente, andartene. Quella mano che mi accarezzava la nuca mi provocò un senso di profondo benessere e alcuni brividi scesero dal collo lungo la mia schiena. Chiusi gli occhi e godetti di quella sensazione. Volevo protestare, ma non lo feci, semplicemente perché non lo desideravo. Ebbi la lucidità, però, di capire che tutto, da quel momento in poi, sarebbe stato pericoloso e non di facile controllo. Giulio si alzò e si sedette accanto a me dall’altro lato. ...
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