Qualcosa di unico...
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PeterPan
Mi ero iscritto sul sito da poco più di un mese, qualche messaggio qua e la, qualche sporadica telefonata ma niente più. Il mio profilo era privo di feedback e sia coppie che singole stentavano a dare fiducia ad un singolo che non garantiva esperienze di alcun tipo.
Quando ormai avevo quasi perso le speranze e le perplessità sull’efficienza del web aumentavano, ricevetti per puro caso una risposta ad un mio messaggio dalla lei di una coppia che incuriositi, non si ponevano molte domande sulle mie avventure in questo mondo ma avevano molto più interesse a sapere le mie fantasie, le situazioni che avrei voluto mettere in pratica e i desideri che avrei voluto togliermi in un eventuale incontro con loro.
Da quel momento iniziammo a sentirci sempre più spesso e non esitammo a scambiarci diverse foto che ebbero il solo risultato di far aumentare il desiderio di tutti e tre. Lorenzo era un uomo molto distinto, alto più di 1,80, capello brizzolato e a giudicare dalle foto sempre ben vestito, Silvia era il massimo della trasgressione, bionda un viso semplice ma intrigante, un seno prosperoso ed un fondoschiena da impazzire. Con lo scorrere dei messaggi pian piano scoprivamo le nostre fantasie più nascoste, i desideri più segreti e la voglia di trasformare il tutto in realtà si faceva sempre più forte.
Intanto i giorni passavano, ormai sapevamo tutto di noi e nonostante spesso fosse molto piacevole, il solo sentirsi via messaggio iniziava ad andarci decisamente stretto ma ...
... quando per colpa mia quando per colpa loro non si creava mai l’occasione di trovare un giorno o una sera che poteva trovarci tutti liberi e disponibili.
La svolta arrivò una delle tante sere che avremmo dovuto passare insieme ma all’ultimo causa l’arrivo di un suo impegno insormontabile saltò tutto. Mentre al telefono Lorenzo si stava scusando per l’ennesimo rinvio mi disse senza dargli grosso peso che la sera successiva l’avrebbero passata ad una festa in un noto pub del loro paese che pur essendo abbastanza lontano da casa mia conoscevo discretamente per esserci stato diverse volte con amici nel periodo estivo. Li per li non ci feci molto caso, fino a che prima di andare a letto iniziò a balenarmi nella testa l’idea di recarmi anche io nello stesso locale. L’idea non era certo di presentarmi, non avrei voluto disturbarli in nessun modo e probabilmente loro non l’avrebbero certo presa bene ma avrei comunque potuto togliermi la voglia di vedere lei dal vivo e poi comunque non avendo molto altro da fare era un’ ottima scusa per bermi una birra fresca.
Il giorno dopo ero oramai convinto di andare, chiesi a due amici se avevano voglia di farmi compagnia ma entrambi per diversi motivi declinarono e quindi fui costretto a recarmi al locale da solo.
Arrivarono presto le 22e30, la paura di essere riconosciuto misto alla voglia di osservare Silvia da vicino mi dava molta ansia.
Il locale era un semplice pub di città come altri mille, un bancone in legno, qualche tavolo qua e ...