Qualcosa di unico...
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PeterPan
... la e una piccola pista dove dopo le 23 quando il volume della musica aumentava qualcuno sfruttava per ballare.
Parcheggiai la mia auto a pochi metri dall’ entrata e senza indugiare mi avviai verso il pub, all’interno c’erano circa una cinquantina di persone, molti seduti a parlare ed altri in piedi ad ascoltare la musica. Io mi recai subito al bancone e mi sedetti su uno sgabello da dove potevo aver un’ ottima visuale di tutto il locale.
Bevvi la prima birra e cercai di squadrare più o meno tutte le coppie presenti ma purtroppo la sala era veramente poco illuminata e questo rendeva tutto più difficile così nonostante i miei tentativi non riuscii a vedere nessuno che somigliasse all’uno o all’altra.
Ormai erano quasi le 24 e non avendoli trovati in nessun modo stavo andandomene alla cassa per pagare e tornare a casa, quando mentre mi stavo spostando dal bancone, spostai per caso lo sguardo verso un tavolo all’angolo del locale e li vidi. Erano loro non c’era alcun dubbio, i lunghi capelli biondi, gli occhi color nocciola, il seno prosperoso di lei mi tolsero qualsiasi incertezza. Mi rimisi immediatamente seduto ed iniziai ad osservarli cercando di non incrociare mai lo sguardo per non essere riconosciuto.
Ad un tratto lei si girò nel preciso istante in cui la stavo fissando, ci fu un incrocio di sguardi che non durò più di due secondi e terminò con un piccolo sorriso da parte sua.
Ebbi subito la certezza che lei aveva capito benissimo chi ero e l’agitazione ...
... prese il sopravvento, avrei voluto scappare,iniziai a farmi mille paranoie ma andarmene in quel momento avrebbe soltanto peggiorato le cose.
Dopo nemmeno un minuto mi girai nuovamente e notai che Silvia si era spostata e si era seduta in una posizione da dove poteva vedermi in maniera diretta senza doversi ne girarsi ne spostarsi per guardarmi.
Da quel momento gli scambi di sguardi furono innumerevoli, ormai ero li e lei mi aveva riconosciuto senza alcun dubbio, guardarla mi piaceva e notare che anche lei non faceva altro che fissarmi mi eccitava da morire.
Intanto il tempo passava e il locale pian piano si stava svuotando, quando lei dopo essersi guardati e sorrisi per l’ennesima volta si alzò in piedi e dopo avermi fissato si diresse verso il bagno. Non sapevo che fare, avevo l’ adrenalina a mille ma non resistetti alla voglia di seguirla. Mi trovai davanti il bagno e mi fu impossibile non notare che la porta non era chiusa bene ma solamente appoggiata, ero totalmente in estasi e con una piccola spinta la spalancai. Silvia a quel punto era davanti a me girata di schiena che si stava lavando le mani, alzò solamente lo sguardo e mi guardò per pochi secondi dallo specchio senza dire una parola. Mi avvicinai a lei, chiusi la porta dietro di me e le portai entrambi le mani sui suoi fianchi, lei continuò a non parlare, alzò semplicemente di nuovo lo sguardo in modo da potermi vedere. Io feci scivolare le mani sulle sue gambe mentre con le labbra mi avvicinai al suo collo ed ...