Giulia
Data: 27/12/2017,
Categorie:
Etero
Lesbo
Trans
Autore: clary, Fonte: RaccontiMilu
... minuto ha parcheggiato davanti a una piccola palazzina di tre piani:�Questa è casa mia.� � mi ha detto girandosi verso di me � �Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere bere ancora qualcosa e passare un po� di tempo noi due sole.�Prima che potessi rispondere ha avvicinato il suo viso al mio e le sue labbra si sono posate sulle mie.Colta di sorpresa, ho socchiuso le labbra per ricevere la sua lingua guizzante.Forse anche a causa del bere, un calore irresistibile mi ha colto e ho sentito la mia gattina cominciare a bagnarsi.Sintomo preoccupante perché so bene che quando questo accade, perdo ogni freno inibitorio.La sua mano si è insinuata nell�apertura della mia gonna e, scostando le mutandine, ha raggiunto la mia figa bagnata.�Lo vedi che lo desideri anche tu� � ha aggiunto melliflua sentendo i miei umori bagnarle le dita.�Telefona al tuo uomo e digli di non preoccuparsi se farai tardi� - ha sospirato riprendendo il bacio profondo e continuando a carezzare con la mano la mia intimità.Stavo andando fuori di testa. Non riuscivo più a connettere, mi mancava il fiato:�Tu sei pazza �� � ho cercato di dire godendo di quel tocco delicato � �� non ti rendi conto �Hooooooo �� - il sospiro è uscito autonomo e involontario dalla mia bocca, tradendo il mio piacere.�Vieni saliamo da me.� � mi dice in un soffio staccandosi dalle mie labbra.Come un automa la seguo dentro al portone ed intanto prendo il cellulare e chiamo Mauro:�Ciao stiamo continuando la serata a casa di amici; non ti ...
... preoccupare poi mi riaccompagnerà un�amica.��Scommetto che hai trovato qualcuno da farti� � ribatte lui con tono scherzoso.�Stupido. Dai che poi ti racconto tutto. Ciao ora.�Intanto siamo arrivati all�ascensore; una volta dentro Giulia si riattacca alle mie labbra e con una mano scivola dentro la giacca per accarezzarmi un seno, il cui capezzolo è già duro come un sassolino.Quando arriviamo al piano sto ansando come se avessi fatto le scale.Giulia apre una porta e ci ritroviamo in un monolocale piccolo, ma carino, arredato con gusto.Faccio appena in tempo a dare uno sguardo circolare all�ambiente, che lei mi prende per mano e mi porta ad un letto per massaggi, ma largo il doppio di quelli normali.�Spogliati,� � mi ordina � �ora ti farò un massaggio come non ne hai mai avuti nella tua vita.�Mi aiuta a togliermi la giacca, mi sbottona la camicia e mi apre la gonna, in un attimo sono quasi nuda con solo tanga, autoreggenti e reggiseno.Girandomi dietro mi sgancia quest�ultimo e quando cade a terra mi prende i seni tra le mani e comincia a massaggiarli sapientemente, mentre la sua lingua traccia ghirigori di saliva sul collo e le spalle.Brividi di piacere mi percorrono tutto il corpo.�Stenditi.�Mentre obbedisco, lei si spoglia dell�abito.Ha un corpo statuario; spalle larghe, fianchi stretti e lunghe gambe.Sgancia il reggiseno e i seni, benché grossi e rotondi, restano su dritti sfidando la gravità; ho il sospetto che siano rifatti, ma comunque sono belli e appetitosi.Resta con un paio di ...