1. Gemma Capitolo V


    Data: 17/04/2021, Categorie: Etero Autore: fulgenzio

    Capitolo VLo scandalo che da quella vicenda poteva scoppiare, fu messo a tacere grazie all�opera di mediazione delle famiglie dei due coniugi e del papà di Gemma . Non ci fu l�auspicata riconciliazione tra i giovani: Filippo fu irremovibile nel chiedere l�annullamento del matrimonio ma tutto fu fatto con grande discrezione e, nell�immediato, essi vissero sotto lo stesso tetto, simulando una concordia coniugale che ingannò tutti. Da parte sua il conte mandò Gemma presso alcuni parenti in Francia, con la scusa d�affinare il gallico idioma. L�unico che non ebbe alcuno sconto per il suo comportamento fu Gerardo, costretto a gettare la tonaca alle ortiche dal Vescovo P�. . Sua madre, cameriera a casa Solimene, apprese la notizia dai signori e ne fu sinceramente addolorata. Ella aveva riposto su quel figlio tutte le sue speranze e la condizione sacerdotale era per il giovane, secondo le aspettative della madre, un mezzo di promozione sociale. Gerardo, però, uscì dal seminario con il diploma di maturità che gli consentì, coi buoni uffici del Conte, di entrare in una banca e di farvi carriera. Più tardi si trasferì in una città vicina e si ammogliò.Marcella, dopo l�annullamento del matrimonio, da parte della Sacra Rota, andò a vivere con una zia, assai versata nelle relazioni pubbliche, che non tardò a farle conoscere un giovane diplomatico. Si sposarono qualche tempo dopo ed ella seguì il marito nelle varie destinazioni all�estero, che il suo lavoro comportava.Gemma, nel frattempo, ...
    ... era approdata a Nimes presso una cugina del Conte : era questa una donna di gran fascino che aveva sposato un nobile francese, nullafacente perché ricco di famiglia e conduceva vita mondana per gran parte dell�anno, nella sua residenza parigina. A Nimes smaltiva la noia della mondanità , godendo del clima mite della cittadina, nota per essere la :�petite Rome fran�aise�. Zia Augusta, così si chiamava la cugina, non rinunciava, però a tenere salotto anche lì il martedì , nella sua casa di Rue Dorée. Era possibile incontrare nei pomeriggi stabiliti, la migliore società del Gard ed anche personaggi del tout Paris di stanza temporanea in città.Augusta Solimene maritata de Taxinis, era una bella donna di trentotto anni, molto ben portati , dalla carnagione d�un bianco perlaceo molto luminoso, gli occhi verdi ed una capigliatura castana, raccolta a crocchia sulla nuca. Il nasino dritto ed una bocca dalle labbra carnose, caratterizzavano un volto dall�ovale perfetto che aveva fatto girare la testa a molti giovani blasonati , finch&egrave non si presentò il marchese Roland de Taxinis che, dall�alto dei suoi molti milioni di franchi e forte delle sue sconfinate proprietà in tutta Europa, ebbe ragione d�una pletora di pretendenti. Egli aveva 15 anni di più della moglie, quando la impalmò, Augusta solo diciotto; tale differenza d�età non pesò minimamente sui loro rapporti, peraltro improntati a grande confidenza e complicità. Roland era il classico giovane del midì , molto raffinato nei ...
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