1. E si e' scopato tutti quegli sconosciuti


    Data: 17/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... e, questa volta, gli sembrava che quell'affare fosse ancora più grosso.
    
    - “Un ultimo giro?”
    
    Rimase un attimo indeciso e poi acconsentì.
    
    L'uomo si sdraiò sopra i suoi pantaloni: “vienimi sopra tu. Inculati da solo. Fammi vedere come ti scopi da solo...”
    
    Calcolò che il cazzo, perfettamente perpendicolare al corpo doveva essere di almeno venti centimetri. Era molto rosso, forse per l'uso intenso di quell'ultima ora, ma a lui questo non importava. Gli infilò il preservativo e, scavalcatolo, ci si sedette sopra girato verso di lui. Con le gambe così larghe non fu difficile piantarselo dentro e, appoggiandosi con le mani sulle sue cosce, iniziò a piegare le ginocchia per farlo scorrere trovando quasi subito la misura giusta per non farlo uscire. Un altro gli si avvicinò sperando che glielo prendesse in bocca ma Simone era troppo impegnato a impalarsi che non lo accontentò e quello rimase li, masturbandosi da solo.
    
    Quando si fermò, esausto e sudatissimo il suo partner capì che non ce la faceva più e lo fece alzare, stendere con la schiena sul terreno e, dopo avergli sollevato le gambe, ritornò a scoparlo. E lo fece veramente per molto, portandolo a gridare, senza contegno, per quel massaggio intestinale che lo ...
    ... stava completamente stravolgendo. Alla fine uscì frettolosamente, si tolse il preservativo e, continuando con la mano, gli schizzò sulla pancia tutto il liquido che poteva avere ancora nelle palle.
    
    Simone rimase steso per terra senza fiato, vedendo tutto attorno a se altri uomini che, a turno, lo bagnarono un po' dappertutto. Faticosamente si sedette e, dopo aver ripreso fiato, mentre ancora qualcuno continuò a bersagliarlo, anche in faccia, si alzò, pulendosi con il braccio e dicendo che, per oggi, gli bastava. Cercò i suoi pantaloncini che qualcuno gli porse e, dopo esserseli messi e infilata anche la maglietta, si diresse verso il parcheggio.
    
    Arrivato alla macchina, appena sedutosi sul sedile, si sentì tutto umido e appiccicoso, rendendosi conto di quanto sperma avesse addosso.
    
    L'orologio diceva che era stato li per più di tre ore. Tre ore che, quasi interamente, aveva passato a farsi scopare.
    
    Pensò che una giornata così, con tutti quelli sconosciuti che lo avevano fatto morire, era da scriverla sul diario perché era andata ben oltre le sue più rosee aspettative per quell'assolato pomeriggio estivo.
    
    Nei giorni successivi lasciò, su un sito di incontri, un idilliaco commento relativo a quel luogo di incontri.. 
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