1. Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola


    Data: 18/04/2021, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    Voglio raccontarvi quel che mi &egrave successo Domenica scorsa. Un po� mi sento in colpa per quel che &egrave accaduto ma�. l�occasione fa l�uomo ladro e non ho saputo resistere.Mi chiamo Guido, ho venticinque anni e da sempre sono tifoso di�� non lo dico ovviamente. Ho un amico, mio coetaneo, di nome Luca che fa parte degli ultrà, la frangia più accanita della tifoseria. Per lui &egrave come una droga, fa anche tantissime trasferte mentre io solo qualcuna importante. Ogni volta, in casa, partiamo insieme dal paesino in cui abitiamo per recarci allo stadio. Poi lui va insieme agli altri ultrà mentre io mi metto un po� defilato perché non mi sono mai trovato con certi modi di pensare, li comprendo ma non mi appartengono.Luca ha una ragazza, Luigina, molto carina. Alta 1,70, come me, capelli biondi con riflessi ramati lunghi sino alle spalle, fisico ben proporzionato, terza di seno e culetto da morsi (avete mai notato quante beltà callipigie vanno in giro? E� quasi una regola per le giovani ma anche le donne con qualche anno in più �.. prodigi della palestra credo)Dicevo che Luca sta insieme a Luigina da circa un anno. Per amore di Luca anche lei viene ogni tanto allo stadio e Luca la fa accomodare vicino a me preferendo non mischiarla al suo gruppo. Alla fine anche lei s�&egrave un po� appassionata ma si vede che preferirebbe fare altre cose.Domenica giocavamo in casa contro�.. anche questo non lo dico, e con la mia auto andammo tutti e tre allo stadio.Entrati nel settore ...
    ... Luca raggiunse i suoi amici per vedere cosa c�era da fare riguardo una coreografia e io e Luigina ci accomodammo non molto distante, tra i tifosi comuni.Man mano che il settore si riempiva, era una partita di cartello con molti più spettatori del solito, lo spazio a disposizione diminuiva (nel settore degli ultrà il posto assegnato &egrave molto relativo) e così ci trovammo coinvolti nostro malgrado nel gruppo dei più accaniti, anche se alla periferia dello stesso, senza possibilità di sedere sul seggiolino e, anzi, stretti gli uni agli altri. Era anche divertente cantare e saltare insieme a tutti gli altri senonché tutto quel movimento portava Luigina, posizionata proprio davanti a me, a strusciarsi continuamente contro il mio basso ventre. Già avevo avuto modo di ammirare il suo sedere, fasciato in leggins che mostravano come indossasse solo un perizoma, ma il sentirlo muoversi, sbattere, strofinarsi contro la mia patta in breve mi produsse un�erezione incredibile. Capii ben poco della partita, sbagliai anche qualche coro e ero sempre più nervoso e eccitato.Luigina continuava a muoversi e saltare insieme a tutti gli altri. Impossibile non se ne fosse accorta, sempre più spesso mi trovavo appoggiato a lei, il mio �lui� infilato nell�incavo dei suoi glutei, duro quasi da far male. Mancava poco alla fine del primo tempo quando la nostra squadra segnò. Fu il caos totale. Chi saltava a destra, chi a manca, vidi Luca fare quasi tre gradoni al volo nell�esultare. Luigina esultò anche ...
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