1. Perché perché, la domenica mi lasci sempre sola


    Data: 18/04/2021, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... bisogno di questo�.La voce di Luigina mi colse alla sprovvista, aveva girato la testa e mi parlava quasi all�orecchio. Io ero perso, temevo veramente di bagnarmi le mutande. La sua mano si apriva e si chiudeva, lieve e decisa allo stesso tempo. Non sapevo cosa fare, cosa dire, potei solo avvertirla:�Ti prego, così rischio di venirmene nei calzoni�Girò ancora la testa verso di me:�No, non &egrave così che devi venire�Tolse per fortuna la mano ma cambiò relativamente la situazione tornando il contatto col suo culetto e, stavolta, era lei che chiaramente spingeva verso di me. Recuperato un po� di controllo stetti al gioco, appoggiandoglielo volontariamente, deliziato da come faceva oscillare il bacino quando se lo sentiva premuto contro.La nostra squadra segnò ancora, ancora esultammo saltando e ancora lei mi abbracciò aderendo a me con tutto il corpo. Mi diede un bacio fuggevole, all�angolo delle labbra, velocissimo, ma riuscii a sentire la punta della sua lingua, umida, che mi toccava.Come Dio volle la partita finì, avevamo vinto e la gente andava via contenta. Contento lo ero anche io che non so come avevo fatto a resistere. Mi sentivo un po� umido, probabilmente per il liquido pre-eiaculazione, sintomo di quanto fossi andato vicino al disastro. Stavamo per raggiungere Luca quando fu lui, salendo veloce i gradoni, a venire da noi.�Ciao amore� e le diede un bacio.�Guido devo chiederti un favore, puoi riaccompagnare tu Luigina? Io devo andare con i ragazzi, forse riusciamo a ...
    ... entrare in contatto con gli ultrà dell�altra squadra, e poi dobbiamo vedere i dettagli della trasferta infrasettimanale. Mi riaccompagnano loro poi. Tu scusami amore, ma &egrave importantissimo. Ciao, ciao�Le diede un altro bacio a stampo e ci lasciò lì come due salami. La faccia di Luigina non faceva presagire nulla di buono, era chiaramente infuriata. Mentre uscivamo dallo stadio mi parlò ancora:�Lo vedi? Non gli interesso per niente. Preferisce andare a mettere le mani addosso a uno che nemmeno conosce quando potrebbe metterle addosso a me, e lasciare che io le metta addosso a lui, e non solo le mani��..�Il senso esplicito delle sue parole mi fecero fermare e guardarla. Si girò verso di me, la faccia triste e una luce di rimpianto negli occhi, luce che diventò di sfida mentre mi guardava. Le sue labbra s�incurvarono in un sorriso.�Va bene, non ci pensiamo, tocca a te farmi da cavalier servente. Sir Guido, la prego di scortarmi al mio castello�Con una risata di sollievo accettai riconoscente il cambio di discorso.�Mia principessa sarà un onore, venga con me, raggiungiamo la carrozza�.Cio&egrave la mia auto, parcheggiata un po� distante per evitare di restare ingolfati nel deflusso dallo stadio. Salimmo e ripresi la strada di casa. Sulla tangenziale guidavo tra le tante auto quando Luigina allungò la mano posandomela sull�inguine.�Abbiamo lasciato un discorso in sospeso mi pare�Sobbalzai, cercai di togliere la sua mano ma l�aveva stretta ancora, questa volta forte, sul mio ...
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