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Voglia di nuove sensazioni
Data: 18/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: BlackB
Avevo diciotto anni, ma era la prima volta che andavo in discoteca e mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Per tutta la serata rimasi con un bicchiere pieno in mano, questo perché avevo scoperto che se solo finivo di berlo le mie amiche o qualche ragazzo mi avrebbe spinto a prenderne un altro... poi era una fantastica scusa per non ballare. La musica era assordante, ma tutti sembravano divertirsi. Appena arrivati molti componenti del mio gruppo erano spariti, eravamo in otto ed ora eravamo rimasti solo in tre, io, Martina e Giulio. Credo di aver resistito una mezz'oretta, poi non ne potevo più di sentirmi il terzo in comodo e mi sono allontanata anche da loro. Decisi di uscire e farmi un giro, chi mai se ne sarebbe accorto, all'orario giusto sarei tornata all'entrata e avrei spiegato come pochi minuti prima ero uscita per prendere un po' d'aria. Niente da fare, fuori dal locale una mia amica stava parlando con due ragazzi dall'aria famigliare e appena superata l'entrata si era prodigata in urletti e sbracciamenti per attirare la mia attenzione. Mi avvicinai ai tre e fui subito presentata come Michela, la ragazza che va alla Pascoli. - Anche Cesare e Nando vanno alla Pascoli - mi spiegò subito Paola, la mia amica, evidenziando con enfasi il nome della mia scuola. - Non vi ho mai visto - mentii, dopo quell'informazione ero sicura di averli intravisti all''entrata o nei corridoi, ma preferii non dilungarmi troppo. Entrambi i ragazzi erano terribilmente carini e all'alto dei miei ...
... uno e sessanta di altezza mi toccava guardarli dal basso, visto che mi superavano di qualche spanna. Sfido chiunque a non sentirsi in soggezione. La mia amica cominciò a flertare apertamente e pesantemente con Nando, tanto che Cesare mi chiese di allontanarci un po' dal locale e fare due passi. Arrivati in un parco poco illuminato non ci volle molto prima che quei due cominciassero a baciarsi e noi due povere spalle continuammo a esplorarlo allontanandoci e provando a conversare normalmente. Devo dire, che nonostante la situazione Cesare fu molto simpatico, anche se il suo aspetto mi provocava non pochi momenti di imbarazzo... ragazzi era così carino da farmi incantare. Biondo, con gli occhi color nocciola e le fossette ai lati della bocca... Una fantastica bocca, con un mezzo sorriso, abbastanza sexy da farmi abbassare lo sguardo ogni volta che mi accorgevo di fissarlo per troppo tempo. Trovammo una panchina lontana dal percorso e dai lampioni e ci sedemmo. Scoprii così tante cose di quel ragazzo da sentirlo ogni momento più vicino... ah no, si stava avvicinando davvero. Con una nonchalance quasi totalmente assente il ragazzo mise il braccio sinistro sulla panchina e appoggiò la mano su una mia coscia. Provai a far finta di niente, ignorando il battito del mio cuore, sempre più veloce e in affanno, ma il ragazzo interpretò la cosa come un invito a continuare. Si avvicinò sempre più a me, fino a rimanere a pochi centimetri dalla mia bocca. Una tortura e lui lo sapeva, il suo ...