1. Miracolo a mare


    Data: 19/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: advange

    ... voglio, non c’è niente che mi costringe”.“Ti prego, fammi questo favore, ne riparliamo più avanti”. Mentre parlavo, continuavo ad abbracciarla e a coprirla, ma nello stesso tempo pensai che forse quanto mi sembrava impossibile pochi minuti prima poteva invece essere realizzato, almeno in parte.“Ma di cosa dobbiamo parlare? Uffff!” E con uno sbuffo si rimise il laccio dietro al collo.Mi chiesi se non avevo perso per sempre un’occasione forse unica: ma ebbi subito la possibilità di capirlo. La secca, infatti, era lunga pochi metri, dopo di che l’acqua risaliva; superata quella davanti a noi non c’era quasi nessuno e le poche persone che erano più avanti erano troppo distanti da noi per potersi accorgere di noi e far riemergere in me il tarlo della gelosia.Così, quando l’acqua tornò a salire abbastanza, sciolsi il laccio dietro al collo e subito dopo staccai anche i gancetti. Come speravo Monica tornò subito a saltare come una scolaretta esclamando “Così è ancora meglio!”. La reazione tanto coraggiosa di mia moglie, solitamente inibita e morigerata, mi incoraggiò ad andare oltre: presi un lembo dello slip e glielo tirai giù. Mi aspettavo, nella migliore delle ipotesi un “Adamo cosa fai?” ed invece avvenne il miracolo: Monica sollevò la coscia, favorendo la discesa dell’unico indumento che indossava, come se non aspettasse altro. Gridando un altro paio di “Uh” lasciò che la aiutassi a far cadere l’altra parte dello slip e rimase completamente nuda, girandosi verso di me. In ...
    ... vita mia non ricordo una singola volta in cui lei si sia lasciata denudare con tale collaborazione ed entusiasmo: sempre un po’ ritrosa, come a dire “Lo faccio, ma perché sei tu a costringermi / sedurmi / corrompermi”, ed ora....Come era bella, solare, con la peluria nera (da poco depilata) che le sormontava le coscie da sotto acqua. Con una gioia che mai le avevo visto prima mi disse “È bellissimo!” e poi mi chiese, come una bambina ad un padre “Posso andare?”.“Certo, nuota libera come più ti piace, il mare è tuo”. Guardai per pochi secondi il biancore delle sue natiche che si muovevano, quindi mi girai, col suo duepezzi nelle mani, per accertarmi se qualcuno si fosse accorto di noi: nulla, erano tutti troppo lontani. Con le mani impegnate dal costume, camminai goffamente fin dove riuscivo a toccare. Dopo poco Monica era già di ritorno “Adamo non ho potuto muovermi come volevo, sono rimasta con il sedere basso perché altrimenti si sarebbe visto anche da lontano”. Cara, dolce Monica, aveva ragione: per quanto lontani qualcuno avrebbe notato quel biancore e avrebbe intuito.“Hai fatto bene, tesoro, continua pure a nuotare qui intorno, non c’è nessuno che ci nota”“È davvero bellissimo, amore”, disse avvicinandosi sempre di più a me.Fino a quel momento avevo vissuto delle emozioni fortissime: il cuore mi batteva all’impazzata per la gioia, quasi non mi accorgevo della forte erezione che mi gonfiava i boxer. Ma a questo punto successo qualcosa che andava anche oltre il mio “sogno ...