Finalmente accadde
Data: 19/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: panter7, Fonte: RaccontiMilu
... tremore alle gambe, pensando che avrei ancora una volta desistito. Lui al telefono è stato invece tanto gentile da mettermi più a mio agio; ci siamo presentati e mi ha detto che viveva da solo e che ci saremmo potuti conoscere. Ricordo erano le 16 e lui mi ha dato un appuntamento, non lontano da dove chiamavo al telefono, per le 17. Ho perso un pò di tempo a pensare. Andavo verso il luogo dell'appuntamento e poi, decisamente, tornavo indietro per tornare a casa. Poi ritornavo ancora sui miei passi ed infine eccomi all'appuntamento con il cuore in gola e le gambe che mi si piegavano, sebbene, una volta presa la decisione, con un grande desiderio ed una grande curiosità. Il luogo dell'appuntamento era lungo un marciapiedi con un piccolo monumento dove di solito non ci si ferma. Io infatti non mi fermai, nè notai qualcuno fermo. Superato il monumento, dopo cento metri circa, tornai indietro e lì vidi un giovane sui 30 anni fermo proprio davanti all'obelisco. Era un bel ragazzo, appena robusto con un pò di barba. Mentre mi avvicinavo al monumento non sapevo se mi sarei veramente fermato. Tuttavia rallentai. Ero quasi fermo ed incontrai i suoi occhi che mi lanciarono uno sguardo interrogativo cui seguì un cenno della testa. "Sei tu" disse. Ed io annuii. Mi diede la mano e ci ripresentammo. Mi disse che abitava non troppo lontano. Camminammo infatti per non più di 200 metri quando mi chiese di seguirlo a qualche metro di distanza. Dopo altri 100 metri circa entrò in un portone ed ...
... io, che ero ad una decina di metri, entrai dopo di lui. Nel portone lo vidi affacciarsi dalla scala al primo piano e farmi cenno di salire. Salii con l'affanno di uno che ha fatto sette piani di corsa. Lui mi attendeva dietro la porta socchiusa. Entrai. Naturalmente io ero completamente vestito, con pantaloni, camicia, pull. Lui invece era venuto già all'appuntamento con una tuta blu. mentre non sapevo cosa fare mi si accostò e cominciò a baciarmi dietro il collo. La cosa mi piaceva molto ma ero imbarazzato. Non tanto però da chiedergli se potevo toccargli il cazzo. Lui stesso allora mi prese la mano e me l'appoggio sul pacco, che era ancora morbido sotto la tuta sebbene bello grande. Mi piacque dirgii che ero minidotato, ma lui mi rispose che gli interessava altro, chiedendomi di spogliarmi. Tolsi le scarpe, i calzini, la maglia dandogli le spalle, infine i pantaloni e, mentre mi piegavo lui si accostò a me mettendomi il cazzo sodo ma non ancora duro tra le natiche, avendomi sollevato gli slip al modo di un perizoma. Sentendo quel coso caldo, che non avevo neppure ancora visto, nella fessura del sedere, mi eccitò da morire e cominciai a muovere il culo, a piegarmi in due mentre con un gesto liberatorio mi liberavo delle mutandine. Mi girai verso di lui. Aveva un cazzo bellissimo, carnoso, non del tutto duro, lungo sui 18 centimetri, bruno, doppio, con le palle moscie appese. Non feci a tempo a prenderlo in mano che lui mi voltò buttandomi verso il letto vicino. "ti piace se ...