1. Il club degli amici - (cap. i di xvi)


    Data: 20/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... fare incontri con persone che conoscevamo. Lì Yoko praticava sempre il topless, ogni volta con minore vergogna ed ogni volta con maggiore sicurezza.
    
    Dopo tanti anni di fidanzamento e successivamente di matrimonio questa era l’unica eccentricità che ci concedevamo. L’unica apertura, dal punto di vista fisico/materiale, al mondo esterno.
    
    Passavano gli anni e nella nostra mente, dapprima credo solo nella mia, si cominciavano ad affacciare altri pruriti, altre esigenze. Ne parlavamo, di tanto in tanto, sia quando si faceva l’amore che quando eravamo in altre normali situazioni. In principio si immaginavano alcune situazioni, alcune circostanze, poi ci chiedevamo se era possibile realizzarle, ma soprattutto se le volevamo attuare veramente. Io sembravo più deciso, anche se dentro me ero un bollire di gelosia, lei invece sembrava ondeggiare di continuo tra il possibilista e il categorico rifiuto. A volte si arrabbiava pure, talmente tanto che sospettando che non l’amassi più, sembrava chiudersi in se stessa e non mi parlava più per delle ore.
    
    Erano ovviamente delle fantasie durante le quali immaginavamo di incontrarci con un’altra coppia e di giocare con loro inizialmente in modo soft, stuzzicandoci eroticamente, per poi procedere sempre più fino allo scambio di coppia.
    
    Nei momenti in cui lei sembrava chiudersi ad ogni possibilità di attuazione delle nostre immaginazioni, per tentare di convincerla arrivavo addirittura a proporle anziché uno scambio di coppia di provare ...
    ... l’approccio soltanto con un altro uomo. Non avrebbe così avuto alcun eccesso di gelosia, sarebbe stata soltanto lei al centro tra due uomini. Ma anche a queste proposte rifiutava sospettando che non l’amassi più. Yoko non capiva allora: le mie fantasie, le mie richieste non erano segnali di un amore che si affievoliva. Al contrario, amavo Yoko ogni giorno di più ma devo confessare che anch’io spesso non capivo da dove spuntassero fuori tutte le mie voglie, le mie insistenze.
    
    Un giorno, mentre facevamo l’amore, sembrò improvvisamente essere convinta e me lo confessò apertamente. Certo, aveva ancora tanti timori, tante incertezze, ma capiva finalmente il tipo di discorso che più volte le avevo fatto. Le avevo detto che probabilmente le mie esigenze erano nate dal fatto di non conoscere altra donna, sessualmente, se non lei. Non era mancanza d’amore la mia, né c’era la minima possibilità che Yoko non mi piacesse più o mi piacesse di meno rispetto a prima. Yoko era sempre stata e lo era tuttora un gran bel pezzo di femmina. Una di quelle che avrebbero fatto girare la testa a qualsiasi uomo se solo lo avesse voluto. Finalmente lo capiva anche lei. Mi confessò che anche lei, in effetti, nutriva qualche curiosità: anche lei non conosceva, sessualmente, altro uomo all’infuori di me.
    
    A prescindere dal fatto che ancora né lei né io avevamo deciso chiaramente se buttarci in uno scambio di coppia oppure se invitare a partecipare a far sesso con noi soltanto un altro uomo, entrambi ...