1. Mamma padrona


    Data: 22/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: andgrasci

    Come al solito ero in bagno a segarmi, completamente nudo, con le scarpe di mia madre. Dei sandali con zeppe, uno tenuto in faccia che leccavo odoravo e baciavo e l’altro col cazzo dentro con il quale mi segavo. Ordinaria amministrazione per me, avevo 19 anni, non scopavo mai, mi rimanevano solo le seghe e queste non me le facevo mancare mai. Sego ancora oggi spesso a mia madre, 50 anni, una quinta di tette, culone e coscione belle grosse e morbidose; vista spesso nuda a casa, infatti non ci vergogniamo a mostrarci nudi, mi basta entrare in bagno mentre si fa la doccia per gustarmela in tutto il suo splendore. Ma quella volta preso dall’eccitazione non sento mia madre salire le scale, e così mentre mi sego come un maiale mia madre entra e si ritrova quella scena davanti gli occhi mentre io ancora preso dalla sega non mi ero accorto di niente e continuavo a fare quello che stavo facendo , gemendo: “mamma, oh mamma”. Lei: “Andrea sei un porco, maiale, a segarti con tua madre.” Io rimango impietrito, col cazzo ancora dentro la sua scarpa e l’altra mano, che teneva la zeppa in faccia, che scivola piano piano giù: non so cosa dire, cosa fare, che scusa dovrei usare quando la situazione è così palese? Mi sblocco, poso le scarpe e mi copro chiedendo scusa a mia madre, dicendole che non l’avrei fatto mai più, ma lei mi guarda negli occhi occhi e mi dice: “sappiamo entrambi che non smetterei lucido porco. Mi leccavi le scarpe, ora ti insegno io a fare il bravo lucida scarpe!” Non ...
    ... sapevo che fare, rimango a guardarla negli occhi mentre completamente nudo cerco di coprirmi. Cosa voleva dire con quella frase? Ero ancora troppo shockato per la situazione per fare 2 collegamenti e capire cosa mi aspettasse. Mi si avvicina con fare dolce, mi accarezza, scende con la mano lungo le braccia che mi fa spostare in modo da liberare il mio cazzo che ormai era moscio da paura, lo prende in mano e… la sua espressione cambia di colpo, diventa cattiva, arrabbiata e mi strizza cazzo e palle dicendomi: “ora mi segui e fai quello che ti ordino, quando te lo ordino.” Io provo un dolore immenso e lancio un urlo, meno male che eravamo soli in casa, non posso fare altro che seguirla, mi porta in camera da letto dove mi ordina di mettermi in ginocchio, obbedisco, sto la ad aspettare mentre lei raggiunge l’armadio alle mie spalle, sento che si sta cambiando, mi torna davanti in tutto il suo splendore, si è tolta quei pantaloncini, quella magliettina e quelle ciabatte che aveva a casa e si è messa la biancheria nera più sexy che aveva, reggiseno e mutandine in pizzo, e gli stivali alle ginocchia che spesso avevo usato per segarmi; alla vista di quello splendore mi torna duro in un attimo, mia madre se ne accorge, e mi dice: “patetico, non avevi promesso che non lo facevi più? E poi con quel cazzetto dove vuoi andare.” In mano aveva le infradito che indossava prima e che usava per casa, me le butta ai piedi e mi dice: “ora lecca per bene queste, lurido porco.” Le prendo in mano e ...
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