Finalmente ancora sotto ai tuoi piedi
Data: 27/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: femdom lover, Fonte: RaccontiMilu
Sono passate settimane dall'ultima volta che ci siamo visti seriamente. è stato un periodo un po' travagliato in effetti, tra impegni e discussioni, ma finalmente ora le cose vanno bene. Appena possibile decidiamo quindi di vederci per dare sfogo ad un po' di passione repressa per via dell'astinenza. "Amore so che morirai dalla voglia di avere i miei piedini dopo tutto questo tempo, quindi, per evitare che tu ci pensa tutto il tempo mentre lo facciamo, domani inizierò a darti piacere con questi, modo tale che poi tu possa pensare bene anche a me" mi avevi detto il giorno prima di venire da me. Inizialmente le mie intenzioni erano altre visto che appunto non ci vedevamo da un po' di tempo, ma la tua proposta mi attira troppo per rimandarla e decido di rinviare il resto a dopo. Siamo verso la fine dell'estate ormai, ma ancora fa molto caldo, e per fare le cose fatte bene decidi di venire da me a piedi, per scaldarti come si deve. Non vedevo l'ora di vederti e finalmente ne ho l'occasione. Ti presenti da me di primo pomeriggio con un vestitino estivo grazioso ed ai piedi le Vans azzurre che metti spesso in queste calde giornate. Vedendoti entrare in casa sento subito la voglia salire e ti vengo incontro abbracciandoti con foga e baciandoti con tanta passione. "Amore se vuoi giocare a questo gioco giochiamo bene. Da adesso fai esattamente ciò che ti dico di fare io, intesi? Non prenderti più la libertà di baciarmi o fare altro se non te lo dico io. Ora inginocchiati ...
... davanti a me" mi dici afferrandomi per un orecchio e tirandomi verso il basso. "Sto morendo dal caldo sai? Sento i miei bei piedini in fiamme dentro a queste scarpette; fortunatamente tra poco te ne prenderai cura tu, venerandomeli prima col naso, per poi rinfrescarmeli e pulirmeli con la lingua" continui, portando un piede in avanti ordinandomi di baciartelo. Con devozione e molta eccitazione abbasso la testa fino alla tua scarpa e la bacio quindi più volte finché non tiri indietro il piede porgendomi l'altro, al quale riservo il medesimo trattamento. Ritrai anche il secondo piede, ed afferrandomi per i capelli mi porti a gattoni in salotto, dove mi fai sdraiare con la pancia verso l'alto in mezzo alla stanza. Vai a prendere una sedia e la metti sopra il mio busto, facendomi stare disteso tra le sue gambe; lo schienale è rivolto verso i miei piedi e la seduta verso la mia faccia. Scompari ancora un attimo per andare a prendere lo scotch, poi lo utilizzi per legarmi i polsi alle due gambe anteriori della sedia e le caviglie tra di loro, immobilizzandomi quasi completamente. Ti siedi quindi sul trono che ti sei appena creata sopra di me, mi fissi un poco e sorridendomi mi posi una scarpa sulla faccia, ordinandomi di baciartela. La cosa non mi fa impazzire, poiché la suola non è propriamente la parte più pulita di una calzatura essendo sempre a contatto col terreno, ma eccitato dalla sottomissione e speranzoso che tu non mi chieda anche di tirare fuori la lingua, appoggio ...