1. Il nuovo direttore


    Data: 23/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lucido De Lirio

    ... quelle torture ancora inesplorate la spingeva verso il piacere. Piacere che lei provocava e amplificava muovendo il bacino per sentire quel fallo muoversi dentro la fica e spingere sul collo dell’utero. Dopo più di un’ora di visione lui arrivò. - ciao troia. È parecchio che aspetti? - sì, Padrone. Ho contato i secondi uno ad uno, alternando ogni secondo l’ansia di vederti presto con la consapevolezza di doverti aspettare pazientemente. Un violento schiaffo la interruppe, piegandole la testa da un lato. - stai zitta, troia! Ma quanto parli! Apri la bocca che ti faccio vedere come usarla invece di blaterare. Lei aprì la bocca e lui ci sputò dentro. - Ingoia! In silenzio deglutì. Poi lui riprese - il tempo non si misura in secondi ma in orgasmi. Quante volte hai goduto? - tre, Padrone. - solo tre? - sì, Padrone. - allora fammene vedere un altro adesso, subito! Lei si concentrò di nuovo sullo schermo e ancora s’immaginò di essere al posto di quella donna legata, quasi annodata su se stessa, penetrata senza sosta da due fucking machine, che subiva orgasmi, ormai controvoglia, a ripetizione. Riprese a muoversi per sentire le spinte del dildo nella fica e soprattutto si eccitò al pensiero di mostrare al suo Padrone come riusciva a godere a comando. Lui l’aiutò schiaffeggiandola e insultandola: - dai, muoviti troia. Non possiamo passare la notte così. Ci mise poco a liberare l’ennesimo orgasmo, stavolta compiaciuta di averlo offerto a lui. - finalmente! ...
    ... Allora, dimmi, sei contenta di aver avuto il posto? - sì Padrone. Ci ho messo tanto impegno per riuscirci. Spero sia contento anche tu. - sì, tutto sommato mi piace che la mia troia sia una donna in gamba. Ma sappi che sul lavoro tra noi non cambia niente. Tu ora sei diventata direttore, io resto un semplice impiegato. Continuerai a fingere di non conoscermi neanche. Lei annuì. - invece nel privato mi darai di più. Più piacere nel dominarti sapendo che ora sei una top manager. E tu sarai ancora più troia e più sottomessa. - sì, Padrone. Darò tutta me stessa, non ti deluderò. - e tuo marito? Che ne pensa della promozione? - è contento per la mia carriera. Ormai ha accettato da tre anni che io lavori a Roma e lui a Treviso. Ci vediamo solo nei week-end. - quel coglione! Non sospetta neanche che la sua fedele mogliettina, dirigente di successo, sia una troia sottomessa … - dai, non parlarne così. In fondo è tuo fratello. Altro schiaffo. - zitta troia! Non ti ho dato il permesso! Lui è mio fratello e quindi tu sei proprietà di famiglia. Vieni. La slegò e la fece alzare. Il dildo, la cui ventosa aveva ceduto, le rimase infilato nella fica. - tienilo dentro, io userò l’altro buco. La spinse verso il letto e le porse il cellulare - chiamalo! Mi piace sentire le vostre tenere effusioni telefoniche. Le stronzate che gli racconti mentre ti fai scopare. Non sai quanto mi eccita incularti mentre gli dici che sei sola, che senti la sua mancanza e che lo vorresti qui … 
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