Che goduria.....godo come un porco
Data: 27/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: GrigoreMeli, Fonte: Annunci69
La rivelazione di San Valentino
Era la mattina di San Valentino, Filippo si svegliò presto, perché doveva andare a lavorare, la luce del sole filtrò dalla tenda, facendo aprire i suoi occhi grigi.
Filippo era un ragazzo di ventidue anni, alto 1m e 69, fisico asciutto, capelli biondi, corti e lisci, di bell'aspetto e con occhi grigi, molto particolari, quel grigio era misto all'azzurro del limpido cielo, lavorava come impiegato in una piccola azienda, era molto bravo, e presto sicuramente sarebbe stato promosso a dirigente, prendeva uno stipendio di € 2500, era gay, e questo non lo accettava, si sentiva male e in colpa, per com'era, ma una persona, lo faceva stare bene, Alessandro, il suo migliore amico, anzi, unico, visto che era solo e triste, era alto 1m e 80, capelli castani, lunghezza media e lisci, anche lui di bell'aspetto, Filippo era innamorato di Alessandro, ma lui ha sempre creduto che fosse etero, Alessandro non sapeva che Filippo fosse gay, Filippo aveva paura di una sua reazione, che potesse dirgli addio perché gay, che lo lasciasse per sempre, tutte queste paure affliggevano il povero Filippo.
Si alzò, preparò la colazione, si lavò, si vestì e uscì di casa, scendeva dalle scale piano piano, triste, perché ogni San Valentino Alessandro gli presentava una nuova ragazza, lui doveva fingere di essere contento per lui, ma in realtà non lo era, era triste, per lui San Valentino era la festa più triste dell'anno, perché lo allontanava sempre di più da ...
... Alessandro.
Uscì dal condominio, e si diresse verso il lavoro, quando una voce chiamò Filippo.
"Filippo, hei Filippo", era la voce di Alessandro.
"Ciao Alessandro".
"Vuoi un passaggio?", Alessandro lavorava nella stanza azienda di Filippo.
"Si grazie", disse Filippo, e salì sulla Mercedes blu di Alessandro.
Iniziarono a viaggiare verso l'azienda, quel giorno Filippo era più triste del solito, e Alessandro, da buon amico che era se ne accorse.
"Che hai Filippo?".
"N-niente".
"Bugiardo", fermò la macchina e lo guardò dolcemente, "a me puoi dirlo, su, dimmi cos'hai".
Filippo si sentiva nervoso, aveva paura di parlare.
"N-niente, non ho niente".
"Sono anni che ti conosco, e so che tu non sai dire bugie, sei sempre così a San Valentino, e non mi dici mai che cos'hai, allora, me lo dici?", Filippo era nervoso, non poteva dire che lo amava, ne che era gay, perché poteva perderlo.
"D-dai andiamo, faremo tardi a lavoro", Alessandro fece no con la testa.
"Oggi non andiamo a lavoro, ho chiamato che tu è io non ci andiamo, dobbiamo andare in un posto, vedrai che ti piacerà", e partì, accelerando, Filippo mise la sua mano destra nel bracciolo della macchina per reggersi, in macchina Alessandro diventava uno spericolato, continuò fino ad arrivare in un piccolo boschetto, pieno di pini e querce, dove, continuando ad andare sempre dritto con la macchina, ma più piano per via della pericolosa strada, arrivarono un una vecchia casetta, il tetto era di legno, e ...