1. Una moglie infoiata - terza e ultima parte


    Data: 27/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... degli altri uomini.
    
    Qualche giorno dopo concordavo con Carlotta la nuova segreteria. Dato che anche l’autista faceva parte della segreteria, Sara era entrata di diritto nel mio staff.
    
    Avevo parlato con le mie ragazze e se da una parte piangevano a lasciarmi, dall’altra erano contente di poter cambiare lavoro.
    
    Mi presentò le due nuove signorine, che erano uno schianto. Io, francamente, non mi sentivo così vivo come poteva pensare lei di me. Non tanto il fatto che mia moglie mi prosciugava ogni notte, ma l’intera situazione mi era diventata pesante. Avevo voglia di normalità.
    
    Tuttavia, un giovedì a mezzogiorno mi convinse di iniziare il nuovo rapporto con la segreteria socializzando come si deve. Avevo accettato proprio perché ero alla ricerca di normalità. E così mi presentò le due palpande, come le chiamava lei. Sulla loro bravura non avevo dubbi, dato che mi aveva rassicurato lei. Sulla loro disponibilità a farsi palpare da me, nutrivo qualche dubbio. Ad ogni modo, chiamò Sara e le chiese di mettersi al centralino della mia segreteria, mentre socializzavamo. Non doveva passarci neanche una telefonata e men che meno fare entrare qualcuno. Insomma, era una specie di ritorno alla normalità, quando facevo venire le amiche nel mio ufficio.
    
    Carlotta le fece mettere ai miei lati e mi invitò a infilare le mani sotto le loro gonne. Io le guardai per capire se potevo davvero, e loro annuirono sornione. Allora accarezzai loro le cosce e salii fino al culo. Erano senza ...
    ... mutandine. Mi si rizzò subito e Carlotta mi slacciò la patta dei pantaloni. Me lo prese in bocca con sapienza e dedizione, lasciandomi godere delle fessure calde e morbide delle due segretarie. Quando sentii salire le premesse di una sana sborrata in bocca alla mia fedele Carlotta, suonò il telefono.
    
    Tutti raggelammo. Se interrompeva la consegna, c’era un’altra emergenza in corso. Sfilai le mani, Carlotta si scostò e prese la cornetta.
    
    - Sì, -dissi, – subito.
    
    E me la passò. Era mia moglie.
    
    - Dimmi Anna, – pronunciai con una certa preoccupazione.
    
    - Il ginecologo vuole parlarti.
    
    Mi rivestii, uscii e ordinai a Sara di portarmi alla clinica. Mi feci lasciare all’ingresso, dicendole di tenersi a portata. Quindi salii al quarto piano. Non dovetti attendere molto a quell’ora, la sua assistente mi fece entrare subito.
    
    - Dottore come sta? – Mi disse accogliendomi.
    
    - Non sono dottore.
    
    - Vedo che sta bene.
    
    - Se lo dice lei che è un medico…
    
    - Senta, per farla in breve, sua moglie è fuori.
    
    - Oh, miodio… – Dissi piano. – Ha perso il senno?
    
    - No… Ha ha! E’ uscita dal periodo. E’ tornata come prima.
    
    Mi alzai in piedi.
    
    - Mi ha detto che lei è stato un marito eccezionale devo congratularmi con lei per…
    
    Ma io ero già fuori dal suo gabinetto.
    
    Saltai in auto di Sara e le ordinai di portarmi a casa.
    
    - La villa? – Chiese.
    
    - No, quella dove vivo di solito.
    
    Mi misi a canticchiare.
    
    -Perdoni l’insana curiosità, capo, ma… va tutto bene?
    
    - ...
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