1. Sul roma-palermo...


    Data: 28/04/2021, Categorie: Trans Autore: fed60

    Il treno Roma-Palermo partiva alle 20.30, quindi trovai le cuccette già predisposte per la notte. Salutai entrando l'unico passeggero seduto vicino al finestrino, sistemai il mio bagaglio e mi sedetti. Mi seccava un po' non aver trovato un volo disponibile ma d'altro canto in estate può succedere.
    
    Cominciai ad interessarmi al passeggero, un ragazzo niente male, sui 25/30, alto, massiccio, capelli rasati, forse un militare, che non mi prestava nessuna attenzione ovviamente. Chissà, magari se avesse immaginato cosa c'era sotto i miei vestiti leggeri... Calze a rete e giarrettiera, perizoma con "filo interdentale" fra le chiappe ed un reggiseno trasparente, tutto rigorosamente nero. Mi eccita da impazzire andare in giro così quando ho i vestiti da maschietto.
    
    Ero immerso in questi pensieri quando entrarono gli altri due passeggeri che salutarono cortesemente, sistemarono le loro valigette, si tolsero le scarpe e salirono sulle due cuccette superiori. il tutto senza smettere un attimo di parlare d'affari fra loro. Ambedue sulla cinquantina, accento siciliano, uno un po' più grassotto e l'altro alto e magro. Quasi sicuramente agenti di commercio.
    
    Il treno finalmente partì e sia io che il ragazzo ci sistemammo nelle rispettive cuccette basse. Vennero spente le luci e rimase soltanto quella flebile "di cortesia".
    
    Passò un po' di tempo prima che i due siciliani si azzittassero. Il ragazzo era rivolto verso di me e sembrava voler dormire ma vedevo che ogni tanto i suoi ...
    ... occhi si aprivano. Sperai che notasse i miei piedi, smaltati ed inguainati in calze a rete, che sporgevano dai pantaloni ma pensavo anche che la situazione non era delle più propizie perché lui o io facessimo qualche avance.
    
    La mia troiaggine però ha sempre il sopravvento perciò decisi che non me ne fregava niente e giocai una carta più "spudorata", mi voltai con la schiena verso di lui facendo calare i pantaloni quel tanto che bastava a mostrare la giarrettiera e la parte alta del perizoma. Rimasi un po' in questa posizione muovendo ogni tanto il culo come per trovare una posizione migliore. Ad un certo punto mi accorsi che il ragazzo aveva acceso la sua lucetta e mi voltai.
    
    Aveva il cazzo di fuori e si stava segando guardando me con due occhi spalancati ed un sorrisetto sulle labbra che diceva tutto. Gli sorrisi anch'io e gli feci segno di venire verso di me e, con il dito sulle labbra, di fare in silenzio. Spense la luce, bloccò la porta con la sicura e si avvicinò a me, il suo cazzo era ora a 10 centimetri dalla mia faccia, glie lo presi con una mano e sentii la consistenza già molto dura, le dimensioni non erano eccessive ma di quelle m'importa poco. Cominciai a leccarlo e baciarlo, poi le sue mani mi afferrarono la testa facendomi capire cosa voleva. Lo avvolsi con le labbra e cominciai a succhiarlo fino in fondo, muovendo anche la lingua vorticosamente. Interruppi soltanto un attimo per togliermi i vestiti di dosso e rimanere nuda davanti a lui che nel frattempo si ...
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