La notte della Luminara
Data: 28/04/2021,
Categorie:
Etero
Altro,
Autore: Chiaroveggente
16 giugno.A Pisa è la cosiddetta Luminara, la festa della città, in cui si celebra San Ranieri con musica, bancarelle e una folla oceanica che si riversa sui Lungarni ad ammirare lo spettacolo di fuochi artificiali.Io e Cristina stiamo insieme da poco ma la nostra intesa è perfetta. Ci siamo ritrovati studenti in questa piccola città, lei matricola ventenne che da anni sognava di potervi abitare, io che ci sono finito quasi per caso per completare i miei studi.Già prima di uscire di casa avevamo dato sfogo alla costante voglia che abbiamo l'uno dell'altra nel bagno, mentre ci preparavamo, battezzando lavatrice e lavandino per finire sbattendo in piedi sulla porta; era la prima volta che ci spostavamo dal letto. Ma non eravamo pienamente soddisfatti: lei era venuta solo una volta, io no, quando abbiamo deciso di interrompere per non perdere quello che comunque é un evento che vogliamo vivere insieme. Così l'aspetto in camera, mentre si prepara. Mi si presenta al massimo del suo splendore. Ha messo il suo vestito migliore, uno lungo celeste con strascico dietro, lasciando la falcata scoperta. Rossetto rosso fuoco e ombretto azzurro. Le ho sempre detto di preferire la ragazza acqua e sapone (come lei è solitamente) alla strafiga, ma mi lascia senza fiato. I suoi capelli biondi ondulati cadono perfetti sulle sue spalle. Le dico, quasi scherzando quando si appresta a infilare le mutandine: "No dai, quelle non metterle". Mi guarda seria: "Va bene. Se vuoi, non le ...
... indosso". Non sono sicuro di aver capito bene. Penso ai possibili inconvenienti che una situazione simile potrebbe comportare, poi decido: "Ok. Non le mettere".Usciamo di casa così. Raggiungiamo alcuni amici e arriviamo al Lungarno. La folla è incredibile, quasi non si riesce a camminare. Ci ritagliamo il nostro spazio e assistiamo allo spettacolo pirotecnico con me che l'abbraccio da dietro. Ogni tanto, la mia mano scende e si infila là dove sarebbe passibile di una multa per atti osceni in luogo pubblico, mentre l'altra stringe il suo seno morbido. Nella calca, difficilmente qualcuno ci nota. Il suo sesso è un lago e le mie dita si divertono a sguazzarci. Ci godiamo così i fuochi e non solo quelli. Quando finiscono, giriamo un po' per le vie della città, ma entrambi proviamo un fastidio forte alle parti basse: il sintomo del nostro amore scientemente interrotto prima di uscire. Salutiamo gli altri e ci fiondiamo a casa.Corriamo in camera e la faccio distendere sul letto. Io levo pantaloni e mutande, tenendo addosso la camicia grigio scuro che le piace tanto. Non le levo il vestito: mi limito ad alzarlo. è veramente eccitatissima: sulle cosce c'è il segno del suo liquido colato. Ci penso io a pulirle con la mia lingua, che dopo essere passata da una gamba all'altra arriva alla sua figa, prima superficialmente, poi sempre più in profondità fino ad essere completamente in lei. Raramente è stata così saporita e per me non esiste bevanda migliore. ...