1. Sguardi


    Data: 29/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bsx_930, Fonte: Annunci69

    Amo la perversione, quella piccola parte del cervello umano che ti dice che una cosa è sbagliata ma il corpo e la psiche la desidera da morire. La perversione nasce con noi e si sviluppa lentamente in tutti noi nelle nostre menti malate nelle nostre fantasie più perverse, come un piccolo verme che striscia e piano piano cresce fino a diventare un serpente.
    
    Sapete la parte che preferisco del corpo umano è la lingua quella piccola parte del nostro corpo che può strisciare dal collo al cazzo passando per il petto, soffermandosi sui capezzoli e scendere giù per l'addome fino ad arrivare ala fonte di ogni piacere terreno che sia uomo o donna.
    
    E proprio la sua lingua che mi scivolava addosso insieme alla tequila quella sera. Lo avevo incontrato in un pub, un semplice ragazzo si è no diciottenne, biondo occhi castano chiaro, lineamenti da ragazzino. Non come me, no come quel ventitreenne con la testa di un sopravvissuto alla rivoluzione francese. Ho subito sulla mia pelle tante cose e sono dovuto maturare in fretta, tutti mi vogliono per questo. Il viso di un ragazzo con la mente di un adulto fin troppo concentrato e cinico. Il ragazzo cominciò a fissarmi da subito, appena entrato. Ero lì con degli amici ancora con il vestito da lavoro, una camicia bianca e una giacca grigia con jeans neri e scarpe eleganti.
    
    Vedevo che bisbigliava con la sua amica al tavolo davanti al mio e quando mi arrivò il mio drink lo alzai in segno di gentilezza e lui fece lo stesso.
    
    "Ma almeno ...
    ... sarà maggiorenne?". Chiese la mia amica accanto a me.
    
    "Tu a sedici anni non ti facevi sbattere da un venticinquenne?" Chiesi.
    
    "Il sesso migliore della mia adolescenza". Disse.
    
    "La cosa potrebbe essere uguale per lui".
    
    Continuai sorridendo
    
    I suoi sguardi continuavano a seguirmi per tutta la sera, fino a che con un segno gli dissi di seguirmi. Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso il bagno.
    
    Arrivato alla porta aspettai lì davanti. Un minuto più tardi arrivò lui.
    
    "Ciao biondo" dissi sorridendogli.
    
    "Ciao a te" disse poggiandomi una mano sul petto.
    
    "Abiti nei dintorni?". Chiesi.
    
    "No sono in provincia". Disse avvicinandosi al mio viso.
    
    "Sei maggiorenne?". Chiesi.
    
    "Io si, te?".
    
    Sorrisi e distolsi lo sguardo dai suoi occhi.
    
    "Cerchi una scopata?".
    
    "Cerco ciò che il mio corpo desidera, cerco qualcuno che mi prenda e mi faccia godere fino a che non ho voce né energie per urlare il suo nome". Disse lui.
    
    “Io non ti dirò il mio nome”. Dissi prendendogli i capelli biondi nella mano.
    
    “Allora urlerò altro”. Continuò lui cercando di avvicinarsi alla mia bocca.
    
    Aprì la porta del bagno e lo spinsi dentro.
    
    Richiusi la porta dietro di me mentre lui si strusciava al mio corpo leccandomi il collo dietro la nuca.
    
    Mi sganciai la camicia e feci scivolare la cravatta fino alle sue mani per poi legarle.
    
    “Mi piace”. Mi sussurrò all'orecchio.
    
    Gli presi il volto nella mano e lo abbassai fino ai miei capezzoli.
    
    Cominciò a leccarmi prima il ...
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