Sfidarsi
Data: 30/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Ginnylinny
Sono stata perfida l’altro giorno con te, ne sono consapevole. Tenevo ad esserlo, volevo farti eccitare, portarti allo sfinimento per poi lasciarti così, da solo ad arrangiarti con la tua sega solitaria. Il tuo cazzo però mi ha fatto gola tutto il tempo, quanto avrei voluto sentirmelo dentro alla mia fica, turgido ed eretto. Mi avresti fissato con quelle saette che hai per occhi, catturando i miei nei tuoi, senza mai permettermi di abbassare lo sguardo. Così non è andata, ho fatto di testa mia e mi sono fermata sul più bello, col tuo cazzo nella mia mano già imperlato dei tuoi umori mischiati a rivoli della mia saliva. Quanto avrei voluto leccartelo, assaporandone e sentendone l’odore. Invece no, sono uscita da quello sgabuzzino del tuo negozio, dove ti sono venuta a trovare... o a tormentare, dipende dai punti di vista. “ Domani sera alle 18”, ti ho detto in un sussurro all orecchio, dopo avertelo leccato. Eri incazzato nero e ci sta, sono stata proprio una bambina cattiva. Lo so. Mi arriva un tuo sms:” Ho voglia di te” leggo. Che stronzata: “ hai voglia di figa, non hai voglia di me” ti rispondo. “Si, ma della tua” sentenzi. 1-1 palla in centro. “ Quando arrivano le 18 di stasera ? “ Mi chiedi. “ Le 18 arrivano alle 18”. Ti dico, so di star giocando col fuoco. Infatti la risposta è dura:” Quanti schiaffi sul culo che ti meriti, non ne hai idea “. 1-2 per te. Mi sento liquefare, sono bagnata fradicia e quanto avrei voglia di farmi scopare da te seduta stante. Invece mi ...
... trattengo, una dura lotta non ficcarmi due dita su per la fica e farla finta. Ma voglio trattenermi, perché lo so che anche tu non ti sei segato il cazzo e stai aspettando stasera. Altroché se lo so. Gli slip mi tormentano il clitoride, ho talmente voglia toccarmelo che quasi mi tedia sentirlo strusciare sulle mutandine. A pensarci però, è un dolce fastidio che vorrei provare sempre, in ogni momento della giornata. Arriva sera, suono il campanello di casa tua e mi vieni ad aprire. Sei in tuta, stanco dopo una giornata di lavoro, ma allo stesso tempo vedo già un rigonfiamento sulla patta dei pantaloni. “ Non ti sei segato alla fine, vero ?” Ti dico a mó di saluto. “ No, tu sei una grandissima stronza ed ora ti meriti il tuo avere” sei perentorio, ma non mi fai paura, anzi sento già ondate di vibrazioni eccitanti invadermi il ventre. Mi fai entrare nel tuo salotto, so già come posizionarmi, ovvero sulle tue ginocchia, come sempre. Mi cali i pantaloni, mi accarezzi tutto il culo, le tue mani sembrano così dolci all’apparenza. Presto però si trasformeranno. Io sarò stronza, ma ho imparato dal migliore, infatti mi scosti gli slip e inizi un lento via e vai per il mio perineo. Non mi dai tregua, più mi senti mugolare e più continui imperterrito il tuo percorso. Inserisci due dita dentro al mio piacere liquido, come a voler amalgamarlo meglio e facendolo aumentare. Dio, sto per venire ne sono certa e inizio a strusciarmi sulle tue gambe. Ti fermi e mi sussurri:” sei così vogliosa dei ...