1. 37. MAI DIRE MAI


    Data: 30/04/2021, Categorie: Cuckold Autore: tigrotta

    ... sospiri.�Mi toccavo, Serena, ce l�avevo durissimo, ero eccitato da morire. Se aveste continuato solo un altro minuto, sarei esploso. Serena, ti voglio ora, sto ammattendo, non ce la faccio più!��Accosta l�auto!� gli ho suggerito, senza smettere di masturbarlo. Non lo avevo mai sentito così duro, lo volevo dentro, dappertutto, anche nel culo.Una volta fermi in un posto tranquillo e buio, mi sono tuffata su di lui, succhiandoglielo assatanata, mentre col dito mi masturbavo furiosamente. Lui gemeva rumorosamente, mi stava per esplodere in bocca. Ma io non volevo permetterglielo, troppa la voglia di sentirlo dentro. Mi sono fermata. Abbiamo reclinato i sedili e finalmente lui mi ha presa da dietro, spingendolo dentro come un forsennato e facendomi urlare a squarciagola. Nello stato in cui ero, qualche spinta è bastata per farmi sciogliere in un orgasmo intensissimo. Giorgio lo ha tirato fuori grondante del mio piacere, per cacciarmelo nel culo, dove ho accolto i suoi ultimi colpi e la sua sborra calda.Qualche giorno dopo, mio marito ha contattato Riccardo in chat, chiedendogli se e quando fosse disponibile per un nuovo incontro. Lui voleva rincontrarci, ma voleva anche essere sicuro che fossimo pronti per andare fino in fondo. Mio marito gli ha raccontato del rapporto che abbiamo avuto quando siamo usciti da casa sua, aggiungendo che era soddisfatto di come si stavano svolgendo le cose ed era sicuro che entrambi stavamotraendo giovamento da quel gioco.�Ci possiamo vedere ...
    ... domenica prossima, alla stessa ora.��A domenica, allora!�Quando Riccardo ci ha aperto la porta di casa sua, abbiamo subito capito che quella sera saremmo arrivati fino in fondo. Dopo aver bevuto qualcosa e aver scaldato l�atmosfera parlando, Riccardo mi ha fatta accomodare in camera da letto. Giorgio era rimasto nella stanza accanto, per il momento aveva deciso di ascoltare e basta. Io ero piuttosto nervosa, ma volevo tenere a bada le mie emozioni per offrire a mio marito un eccitante spettacolo di cui godere. Perché fosse tale, io dovevo essere coinvolta, almeno fisicamente. Ho osservato Riccardo e, perdendomi nella sua prestanza e nel suo magnifico sorriso malizioso, mi sono detta che non sarebbe stato così difficile lasciarmi andare. Mi sono avvicinata a lui e l�ho aiutato a spogliarsi. Ho cominciato ad accarezzargli le spalle, rapita dal guizzo dei suoi muscoli. Lui me lo ha lasciato fare e i suoi sospiri mi facevano capire che la cosa non gli dispiaceva. Lui era lì per noi, per me e per Giorgio, per farci godere in maniera diversa; era il nostro tramite per raggiungere una nuova soglia di piacere. Dovevo considerarlo come fosse un vibratore, un qualcosa in più per aumentare il nostro godimento. Al pensiero di condividere un�esperienza tanto particolare con mio marito, mi stavo eccitando parecchio. Riccardo mi ha preso la mano e l�ha appoggiata sul proprio cazzo incredibilmente in tiro e incredibilmente grosso. Ho cominciato a masturbarlo lentamente, mentre le sue dita ...