37. MAI DIRE MAI
Data: 30/04/2021,
Categorie:
Cuckold
Autore: tigrotta
... spazio fra i nostri corpi era minimo; mi ha preso la testa fra le mani e lentamente ha accostato le proprie labbra alle mie. Inizialmente le ho tenute serrate, poi l�insistenza eccitante di Riccardo mi ha spinta a rispondere; le nostre lingue si sono attorcigliate in un bacio passionale e carnale, mentre le mani cominciavano ad esplorare reciprocamente i nostri corpi. Era una strana sensazione: sentivo il mio corpo reagire agli stimoli di uno sconosciuto, mentre il mio pensiero andava all�eccitazione di mio marito. Forse era così che doveva funzionare quel gioco, perché la cosa mi stava piacendo. Riccardo era sempre più audace. Ha infilato le dita sotto il vestito e ha scostato gli slip, tastando la mia eccitazione. Ho cominciato ad ansimare, mentre lui mi strofinava il clitoride con sapienza. Ho cominciato ad accarezzargli il pacco e, sentendo l�effetto che avevo su di lui, eccitata ho allargato le cosce e mi sono messa più comoda. Abbiamo insistito a toccarci per un po�, il suo ditalino era fantastico e sentivo che da un momento all�altro avrei potuto godere in quel modo, a gambe oscenamente spalancate davanti ad uno sconosciuto. Nonostante l�eccitazione che trapelava dal suo cazzo in tiro e dai nostri gemiti, Riccardo non la pensava così. Si è fermato, proprio quando avrei voluto che continuasse a toccarmi per placare la mia voglia.Con la voce roca, mi ha detto: �Per esperienza so che in queste cose occorre andarci cauti, per riuscire a metabolizzare ogni singola ...
... sensazione.�Ci siamo ricomposti, anche se io non comprendevo realmente quello che Riccardo avesse voluto dire. Mio marito si era sistemato su una poltroncina in penombra dall�altra parte della stanza. Aveva i pantaloni slacciati ed era paonazzo in viso. Anche lui non capiva il senso di quell�interruzione e probabilmente avrebbe voluto continuare ancora più di quanto lo volessi io.Riccardo ci ha tranquillizzati: �Siete frastornati, avete bisogno di parlarne e di andarci cauti. La prossima volta, sarete più consapevoli e vi divertirete di più.�Ci siamo salutati. In auto abbiamo parlato dell�esperienza. Giorgio mi ha domandato che cosa avessi provato in quei momenti con Riccardo.Gli ho risposto sinceramente: �Ero eccitata. Avrei voluto venire:�Mio marito mi ha sorriso maliziosamente, mentre la sua mano si inerpicava sulla mia coscia, verso il calore della mia femminilità rimasta schiusa dalle dita di Riccardo. L�ho lasciato fare; la voglia di godere non mi era passata, anzi, ora che era mio marito a toccarmi, era aumentata. Ho allungato anche io la mano alla ricerca della sua erezione che faceva capolino dai pantaloni sbottonati. Avevo fame del suo cazzo duro e avevo urgenza di placare la voglia.Fra i sospiri, gli ho domandato che cosa stesse facendo lui su quella poltrona nella penombra: se ci stava guardando o se ci ascoltava e basta. Lui mi ha riposto che da quell�angolazione non poteva vedere tutto, ma osservava la mano di Riccardo che si muoveva dentro di me e sentiva i miei ...