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Tutto in pochi giorni
Data: 30/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
L'Incontro Finalmente avrei lasciato la casa dei miei genitori e mi sarei trasferito in un appartamento tutto mio. Cominciavo anche il mio primo lavoro e mi eccitava l’essere fuori e libero di fare quello che volevo. Ero anche nervoso perché ero ancora vergine, non ero mai stato sessualmente con un altro uomo. Quindi ero ansioso di iniziare. Il mio primo giorno di lavoro ero agitato, i miei colleghi erano amichevoli, ma io avevo molto da imparare, ero ansioso di ritornare al mio appartamento per un drink. Quando venne l’ora dell’uscita mi precipitai fuori dall’ufficio. Quando girai l'angolo mi scontrai con quel ragazzo. Ci afferrammo l'un l'altro per non cadere. Lui mi strinse per quella che sembrò un'eternità. Il cuore mi batteva nel torace. I miei occhi erano nei suoi blu e profondi. Provai una sensazione strana. Lui mi lasciò andare ma io continuai a trattenerlo. Lo riconobbi per uno dei colleghi e ne fui imbarazzato. Finalmente lasciai andare la presa. Lui si presentò, si chiamava Roberto. Io gli dissi il mio nome: “Io sono Michele. Gli amici mi chiamano Mike ma in famiglia mi chiama Michele.” Ero un po’ sconclusionato. Roberto sorrise e disse: “Io ti chiamerò Michele. Forse, uno di questi giorni ti chiamerò Mike, o anche Michele.” Ridemmo tutti e due. Roberto disse che doveva correre via, o sarebbe arrivato in ritardo. Mi salutò con la mano e scomparve dietro l'angolo. Mi diressi verso casa, felice di aver terminato il primo giorno, ed anche felice ...
... di aver incontrato qualcuno, anche se più che altro mi ero scontrato con qualcuno. Mi rilassai con una bella bibita fredda. Pensai a Roberto e mi chiesi se era single, e se era gay. Pensando a lui mi eccitai e cominciai a masturbarmi. Chiusi gli occhi e mi immaginai Roberto che stringeva il mio cazzo. Non ci volle molto prima che eiaculassi. Mi sdraiai sul letto e mi addormentai sognando di lui. L'Invito Il mio secondo giorno di lavoro andò piuttosto bene, almeno andò meglio del primo. Incontrai Roberto e mentalmente presi nota di dove era il suo ufficio. Mi chiesi se fosse opportuno andarci. Decisi di non farlo. Il mio capo mi chiamò nel suo ufficio e mi diede del lavoro da portare nell’ufficio di un altro lavoratore. Risultò essere vicino all'ufficio di Roberto. Non potei fare a meno di guardare nel suo ufficio; lo vidi alla sua scrivania e lo salutai agitando la mano. Lui mi fece segno di entrare, era al telefono e mi indicò una sedia. Chiuse rapidamente la chiamata e disse: “Come va Michele, o Mike, o Michele?” “Puoi chiamarmi Mike.” Roberto sorrise e disse: “Così ora siamo amici. Questa è una grande notizia.” Capii che lui ricordava quello che gli avevo detto quando mi ero scontrato con lui. “Che ne dici di un drink dopo il lavoro per celebrare il tuo nuovo lavoro?” Ero sbalordito. Mi chiesi se me lo stava chiedendo come collega di lavoro o se era interessato a me. Poi pensai che voleva solo essere amichevole come collega di lavoro. Non sapevo cosa dire e mi ...