Sesso e parenti. (3 parte) - Racconti Erotici

Sesso e parenti. (3 parte)

... solo perchè glielo chiesi io.

"WOW, sono stanco morto." disse F., staccandosi finalmente da me. "Ma ho goduto come un maiale. Non pensavo si potesse godere così tanto. Eh bravo finocchio" mi diede una sculacciata.

"Eh già, ma io a questa troia non me la faccio scappare." disse C.

"Almeno una volta a settimana" rise di risposta.

Mio zio G. non pronunciò parola.

Mi staccai definitivamente da sopra C. e finì la pompa a mio zio.

"Quando volete.. per favore. Non chiedete nemmeno, obbligatemi a farlo."

"Senz'altro puttanella." rispose mio zio F.

"Ci staranno aspettando." disse G.

"Già" continuò C.

"Naturalmente, nessuna parola con nessuno eh." dissi io.

Ci rivestimmo e salimmo a casa mia.

A casa mia c'erano un paio di parenti tra cui mio cugino Clà e mio cugino M., erano fratelli, figli di mio zio G. Magri, muscolosi, giocatori di calcio, senza peli sul petto, ma solo in mezzo alle gambe, due adoni. Era sempre una goduria fissarli o fissare i loro pacchi pieni. Il mio preferito era M.

Mio cugino C. mi sussurrò all'orecchio se potessi accompagnarlo in bagno perchè voleva finire il lavoretto iniziato qualche ora fa. Lo seguii ovviamente e quando fummo dentro mi chiese di reggergli il cazzo mentre pisciava. Così feci. Mi inginocchia e gli presi l'arnese, lo direzionai verso il cesso, lo scappellai e uscì un bellissimo piscio dorato. Mentre pisciava gli toccavo la cappella e gli massaggiavo l'uccello. Non mancò molto e infatti si innalzò la sua sbarra. Si girò verso di me e cominciò a sbattermi il cazzo in faccia.

"Dai succhialo finocchietto." mi disse.

Iniziai a succhiarglielo. Era un misto di sapori: aspro, dolce, buono, amaro. Leccavo delicatamente l'asta, le palle e di nuovo l'asta, la cappella. Godeva.

"Toc, toc" sentiamo bussare alla porta del cesso.

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