Mai una troia!
Data: 02/05/2021,
Categorie:
Sensazioni
Autoerotismo
Etero
Autore: PezzoRaro, Fonte: RaccontiMilu
Stavo mezzo nel mondo dei sogni e mezzo dalla parte di voi vivi, o presunti tali. Attendevo di capire se quella notte si trattava semplicemente di addormentarsi o di sognare qualcosa, non avevo molta voglia di svanire nel buio e sperai con tutto me stesso nella seconda alternativa. Magari non quel sogno ricorrente di cadere nel vuoto, fosse solo per il fatto che mi fa svegliare e poi non mi riaddormento più. Dicono che c'è una tecnica per comandare i propri sogni, fare di essi l'avverarsi della propria realtà , già, all'incontrario. Non è bellissimo? Quella notte mi andava di sognare quella donna sconosciuta che appare per un nanosecondo nella mia mente quando mi masturbo. Non credo di averla mai conosciuta per davvero, o almeno non credo di averla mai vista, nemmeno per caso. Ma come potevo saperlo , d'altra parte? Avrebbe potuto essere un volto incrociato per un secondo, assurto ad ambasciatore della mia libidine per generoso prestito di nostra signora Realtà. In prestito, per l'appunto. Oppure si trattava del risultato di una scrupolosissima selezione della mia memoria tra tanti occhi, bocche, culi, tette, fianchi, voci e piedi osservati con doviziosa cura dal sottoscritto nei suoi numerosi viaggi in autobus. Il meglio dal meglio del T25, stazione centrale � Università, caro mio, riassunto in questa conturbante figura di cui io, signora Realtà, ti concedo la vista per uno dei praticamente infiniti momenti in cui ti accarezzi l'affare. Contento? Grazie mille, ...
... lusingato. Fanculo.Il viaggio in autobus è un viaggio nella mia libidine, anche se mi coglie sempre di sorpresa. Seni abbondanti, jeans stretti che scolpiscono culi magnifici, sandali che si arrampicano su polpacci lucidi e disinibiti..una posa, un odore, una voce, nell'autobus il mio desiderio si desta da lontano, come il ruggito cupo del terremoto che nasce nella profondità della terra e smuove macigni in superficie, dalla parte di voi vivi, per intenderci. Lo sento partire da qualche parte tra le viscere ed il basso ventre, il sangue inizia a riversarsi nelle vene, il collo del toro si ingrossa e tende il tessuto dei pantaloni. E' un momento stupendo con la firma di madre natura, e io lo lascio andare. Tipo quel pomeriggio estivo, si stava stretti come sardine e quella tipa con il vestito sottile mi sbatteva con il culo sul pacco ad ogni frenata...un regalo di nostra signora Realtà? Probabile. Si tratta in ogni caso di un'altra storia.Tornando a noi, ero ancora al bivio tra il sonno ed il sogno, e l'unica cosa certa era il mio cazzo già duro. Perchè non potevo scoparmi all'istante tutte quelle donne che vedevo sul T25? Perchè mai frapporre un lungo, paziente e minuzioso intreccio di tempo tra l'urgenza del mio piacere e quel turbinio di carne? Tette gigantesche, esplosioni di lussuria tappate malamente da capezzoli doppi e rotondi, una ribellione di carne inquieta ai reggiseni, ai perizoma, alle calze. Culi grossi appoggiati sui sediolini , solcati dai ...