Affari di Famiglia - Racconti Erotici

Affari di Famiglia

... con accesi litigi, si ostinava a non percorrere neanche il primo passo di quel percorso. Nel frattempo, i mesi insieme erano diventati anni e io riuscii a passare impiegato. La mia azienda mi propose un trasferimento in un'altra città e mi promise anche un appartamentino arredato in quella città. Non volevo stare troppo tempo lontano da Barbara e decidemmo, visto che era l'unica possibilità che i suoi genitori molto all'antica avrebbero tollerato, di sposarci. Facemmo le pubblicazioni, tutte le menate di rito e alla fine, tornai nella mia città, la sposai e venne con me dove lavoravo. Eravamo felici, molto felici, anche se purtroppo Barbara non cedeva di un millimetro dalle sue convinzioni riguardo al sesso. Passò un annetto ed un giorno mi annunciò che sarei diventato padre. Ero al colmo della felicità, toccavo i cielo con un dito ed inoltre, man mano che la gravidanza avanzava, la trovavo sempre più eccitante, più erotica; la scopai fin quasi al parto, pur con molta delicatezza e lei, semplicemente, mi si concedeva, anche se per farmi contento, non perché ne avesse voglia davvero. Alla fine, nacque Sara e fui un orgogliosissimo padre. Eravamo felici, quanto e più poteva essere una giovane coppia di genitori. Sarà imparò a parlare, a camminare, andò all'asilo, imparò a leggere e scrivere alle elementari... Vivevamo sereni, pur con i normali problemi di ogni vita ed eravamo davvero felici. Poi, l'incidente: un figlio di puttana, ubriaco e pieno di coca che sbanda, che ...

... sbatte contro un'auto parcheggiata, che rimbalza attraverso la carreggiata, che sale sul marciapiedi, che schiaccia Barbara contro il muro, che la uccide sul colpo... Il mondo mi crollò addosso, ma dovevo farmi forza: avevo una figlia di otto anni da far diventare adulta da solo, facendole da padre e madre. Riuscii ad elaborare il lutto in circa sei mesi, anche grazie al fatto che, una volta trovata qualche baby sitter per Sara, potevo inseguire i miei fantasmi, fare i miei esperimenti sessuali, mettere in pratica i miei torbidi progetti. Conobbi alcune donne, che portai anche a farsi scopare da altri, ma la cosa non mi soddisfaceva appieno , mi lasciava un senso di... incompletezza, di insoddisfazione. Una notte, quando stavo per addormentarmi, venni folgorato dalla rivelazione: la situazione di far scopare la mia occasionale compagna da sconosciuti al mare, nei parchi, nei club, nei cinema, nei parcheggi non mi soddisfaceva appieno perché di quelle donne, nessuna era davvero la MIA! Dovevo trovare una donna, una donna da amare e solo se l'avessi amata, avrei potuto godere davvero nel vederla usare da altri! Però... però dovevo trovare la donna giusta, una donna che accettasse questo genere di cose... che le accettasse con gioia e partecipazione: non dovevo rischiare di trovarne una poco interessata al sesso, com'era la povera Barbara. Ormai avevo trentatré anni e Sara ne aveva quasi dieci; decisi di �creare� la donna �giusta�: avrei trovato una ragazza giovane e l'avrei... ...