1. La tentazione fa l’uomo ladro ma la donna?


    Data: 04/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Eva & Marco

    ... sicuramente qualcosa e che quindi per noi non cambiava nulla e che avremmo voluto continuare a giocare con lui. Marco gli mandò una foto in cui era visibile anche il suo viso a sancire quanto affermato. TopGun ci chiese del tempi per metabolizzare la cosa e noi accettammo di buon grado. La sera dopo TopGun ci scrisse una storia in cui ripercorreva per sommi casi la nostra storia fino al momento della rivelazione. Era il segnale che avrebbe continuato a giocare con noi. La sua storia si interrompeva al momento del riconoscimento di Eva e continuava con una foto. La sua. Il piano di Marco era perfettamente riuscito. Adesso anche noi sapevamo chi era lui e di conseguenza chi era sua moglie. Poche parole a buon intenditore, se lui avesse voluto ricattarci ora anche noi avevamo lo strumento per ricattarlo a sua volta. TopGun o meglio Fabio era un collega di Eva. Non lavoravano nello stesso ufficio ma per la stessa azienda. E Marco conosceva la moglie. Da quel giorno capitò sempre più spesso che nel gioco cambiassero alcune regole che ci eravamo dati fini a quando una sera decidemmo di prendere un aperitivo insieme. La situazione, per quanto insolita ed imbarazzante, si risolse in bella chiacchierata cui decidemmo di dare un seguito invitando Fabio a cena a casa nostra visto che sua moglie era fuori per lavoro. Durante la cena Fabio ci rivelò per la prima volta che la moglie era al corrente di tutto. Questo, se fosse stato vero, cambiava un pò le carte in tavola perché noi ...
    ... perdevamo la l’arma per difenderci da eventuali ricatti. Ed il ricatto non tardò ad arrivare. Alla fine della cena Fabio mi chiese di spogliarmi facendo intuire che avrebbe voluto giocare dal vivo con noi e non più con delle storie. Fabio anticipò ogni nostro commento chiarendo che lui avrebbe solo, come nelle nostre storie, goduto della mia bocca. Marco non era particolarmente adirato, anche io ero tentata dall’accettare ma non nascondo che la paura mi rendeva difficile anche solo comporre una frase sensata. Marco sbloccò la situazione venendomi alle spalle e slacciando il cardigan che avevo indosso. Un fuoco di calore misto a passione mi si accese dentro. La mia fantasia si stava realizzando. Marco mi sussurrò all’orecchio di non temere e che lui era lì con me. Che in fondo era la situazione con cui avevamo sognato più volte di scopare e che si era solo palesata l’occasione. Dal suo atteggiamento mi sembrava quasi si fossero messi d’accordo. Mentre ero ancora imbambolata sentii Marco che mi sfilava la maglietta facendomi restare in reggiseno. Decisi di lasciarmi andare, guardai Marco quasi per chiedergli il permesso per quello che sarebbe successo di li a poco e lui rispose annuendo con un cenno degli occhi. Mi abbassò la cerniera posteriore della gonne a mi aiutò a sfilarla. Ero in lingerie coni soli stivali ancora indossati avanti ad un uomo che sconosciuto non era ma era come se lo fosse. Marco mi mise una mano tra le cosce e sentii che ero un lago, il mio corpo aveva risposto ...