075 - Le sorelle e il papà perverso
Data: 05/05/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... scese dal letto girandosi verso la mia direzione ed io mi nascosi velocemente dietro il battente socchiuso, dopo pochi secondi, mi affacciai e sbirciai ancora, vidi allora in modo chiaro, il suo armamento missilistico. Che cazzo!!! Non molto lungo, un po� tozzo e grosso, veramente largo, spropositatamente largo, specie per quel che riguardava il grosso fungo della cappella. Per un attimo lo immaginai nella mia fighetta e sentii degli stimoli fra le cosce che iniziavano a inumidirmi la patata vogliosa.Ora lui le allargava le gambe a mo� di compasso e le passava le dita fra le labbra della vagina, vidi fra la abbondante peluria apparire la feritoia vermiglia, lui la aprì con due dita e poi salì sul letto, tuffò il viso fra le cosce di lei ed il mio unico panorama fu il suo monumentale culo e compresi allora che la stava leccando. Proseguì per alcuni minuti e poi soddisfatto si piazzò fra le gambe di lei e con la mano guidò all�interno della figa di Stefania il suo grosso batacchio. La scena ora era completa, vedevo tra le gambe aperte di papà, le sue grandi palle ballonzolare avanti e indietro, mentre la stantuffava lentamente nella figa. Lei era assolutamente passiva, non vi era alcuna reazione, nessun gemito, nulla di nulla, eppure pensai un cazzo così si deve sentire per forza di cose! Lui, invece grugniva ed emetteva suoni soffocati e gutturali, poi lo vidi affondare in lei e rimanere immobile, ficcato fino in fondo alla figa di mia sorella. Compresi che era arrivata ...
... l�eiaculazione e lo vidi abbandonarsi pesantemente su di lei, a corpo morto. Rimase così respirando affannosamente per alcuni minuti e poi si ritrasse, lo strofinò contro i peli di Stefania e scese a fatica dal letto. Si rivestì rapidamente e poi si dedicò alla vestizione di lei.Lui aveva finito, il suo scopo era stato raggiunto, si era svuotato i coglioni nella figa di sua figlia!Me ne andai, lo lasciai uscire dalla camera e poi mi fiondai dentro, ansiosa di controllare le condizioni di mia sorella. Lei dormiva, mi accertai che respirasse, e quindi mi sedetti sulla poltroncina vicino al comò ed attesi. Passò almeno un ora, ora in cui io molte volte rischiai di addormentarmi, ma finalmente Stefy ebbe un movimento e un lamento, mi avvicinai a lei e le accarezzai il viso, lei aprì gli occhi e vidi il suo sguardo spento, lontano, mi guardava ma sembrava non vedermi nitidamente. Dopo alcuni minuti, iniziò a biascicare qualche parola indefinita ed infine si stropicciò gli occhi e mise a fuoco la mia immagine�����Ciao Elena, che ci fai qui??��Mi accertavo che stessi bene�.��Si, si, sto bene, ho dormito pesantemente, deve essere stato il vino che mi ha fatto bere papà����Già, può essere, è un vino forte, magari è meglio che ne bevi meno�.��Era fresco e papi continuava a riempirmi il bicchiere e così����Insomma, Stefy, non ti sei accorta di niente? Non ti senti strana? Nessuna parte del tuo corpo ha qualche anomalia?��No, di cosa mi sarei dovuta accorgere? Il mio corpo, beh sta bene, stavo ...